Balneari, Ddl Concorrenza: Maurizio Gasparri dice no a norme ostili ad imprese. Il senatore forzista assicura che in nessuna legge sulla concorrenza saranno introdotte norme ostili alle imprese balneari e al commercio.
“Forza Italia è in campo per garantirne il futuro e per limare le unghie a chi porta avanti tesi strampalate e sbagliate in Italia o in Europa”.
La reazione del senatore forzista è scaturita dalle notizie circolate sulla possibilità che nel disegno di legge sulla Concorrenza fosse inserito l’annullamento delle concessioni demaniali marittime per mandarle tutte a gara nei prossimi mesi.
Rispettare le norme vigenti. No a misure dannose per il mondo balneare
Continua ancora Gasparri:
“Forza Italia non ha consentito che si introducessero nei provvedimenti sulla concorrenza misure dannose per il mondo balneare. Questa realtà turistica italiana va tutelata e vanno rispettate le norme vigenti.
Sono state approvate norme chiare. Il contenzioso con l’Europa non è ancora stato formalizzato e si discuterà, se mai se ne discuterà, in lustri futuri. Non c’è nessuna necessità di varare norme che in Parlamento verrebbero appallottolate come carta straccia e buttate nei cestini.”
Forza Italia è stata chiarissima, no alle norme ostili alle imprese
“Forza Italia in queste ore è stata chiarissima attraverso tutte le strutture del partito e attraverso la delegazione di governo- dice ancora il senatore forzista- e quindi non ci saranno interventi inopportuni.”
La Bolkenstein va superata, dice Gasparri
“Forza Italia si è espressa già a tutti livelli, con il capo delegazione al governo, con il coordinatore nazionale: la Bolkestein va superata, le imprese del mondo balneare, del turismo e del commercio vanno tutelate e quindi non c’è nessun pericolo che vengano inserite norme che nessuno scriverà E i tecnici eseguano gli ordini, non prendano decisioni che competono alla politica.
Bisogna respingere le offensive dei fautori della Bolkestein e tutelare aziende che già stanno pagando un pesante prezzo per la crisi dovuta alla pandemia.”
Le indiscrezioni sui possibili interventi per balneari e ambulanti
Come scriveva l’Ansa l’11 settembre, il presidente del Consiglio Mario Draghi, dopo aver recepito le indicazioni dell’Antitrust, vorrebbe un intervento che includa i due temi dei balneari e degli ambulanti. Riportava ancora l’agenzia che lavorando alla messa a gara, tenendo però conto dell’esigenza di contemperare alcuni aspetti che riguardano i piccoli concessionari, con clausole di tutela sociale e la previsione di corsie preferenziali per chi detenga una licenza di lunga data.
L’argomento concessioni alle imprese balneari è tornato alla ribalta dopo l’insediamento del governo Draghi. L’Antitrust, lo scorso marzo, ha inviato una segnalazione per la revisione del regime concessorio vigente basato su una proroga di 15 anni.
Cos’è la direttiva Bolkenstein
La direttiva Bolkestein prende il suo nome da Frits Bolkestein, commissario europeo per il mercato interno della Commissione Prodi che ha curato e sostenuto questa direttiva. E’ una direttiva dell’Unione Europea (la 2006/123/CE) presentata dalla Commissione Ue nel febbraio 2004, poi approvata ed emanata nel 2006.
Riguarda i servizi nel mercato europeo comune con lo scopo di garantire la libera circolazione dei servizi in base alle regole stabilite dall’Europa per il mercato unico.
La Corte di giustizia Ue smentisce il padre della Bolkenstein
La Corte di giustizia Ue, nel luglio 2016, ha stabilito che la direttiva Bolkestein sui servizi riguarda anche le concessioni balneari, smentendo così quanto affermato precedentemente dal padre della direttiva, Frits Bolkestein.
L’interpretazione della normativa comunitaria è stata confermata dalla commissaria europea all’industria Elzbieta Bienkowka, nella sua risposta a tre diverse interrogazioni scritte presentate da eurodeputati di Lega e Pd.
Frits Bolkestein smentisce l’interpretazione della Corte di giustizia UE
Durante il convegno alla Camera dei deputati “L’euro, l’Europa e la Bolkestein spiegati da Frits Bolkestein” del 18 aprile 2018, l’ex commissario Ue Frits Bolkestein, padre della direttiva sulla liberalizzazione dei servizi ha sostenuto che la normativa europea non va applicata alle concessioni balneari, in quanto “non sono servizi ma beni”.
La direttiva sulla libera circolazione dei servizi secondo lo stesso Frits Bolkestein non va quindi applicata alle concessioni delle spiagge.
Fonti Ufficio Stampa senatore Gasparri, Ansa