Lega e banche. Zanda e Agostini (Pd): “Disegno Bossi preoccupante, da Prima Repubblica”

Pubblicato il 15 Aprile 2010 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA

Luigi Zanda

«Quando il Ministro Bossi dichiara “le banche più grosse del nord avranno uomini nostri a ogni livello” offre un altro consistente tassello di un disegno politico sempre più chiaro e molto preoccupante: trasformare l’Italia in una repubblica federale, arrivando forse anche alla secessione, ma farlo in via di fatto, senza passare dal Parlamento». Lo dichiarano i senatori del Pd Luigi Zanda, vicepresidente del gruppo, e Mauro Agostini, componente della commissione finanze di Palazzo Madama.

I due esponenti pd spiegano: «E’ questo l’ultimo e significativo atto di un progetto che prevede il controllo delle grandi banche da parte della Lega Nord e del governo. Il disegno di Bossi sulle banche ricrea una pratica di appropriazione più pesante di quella della Prima Repubblica che contrasta totalmente con gli interessi della piccola impresa e dei risparmiatori».

«Compito del Pd – spiegano Zanda e Agostini – è seguire con grande attenzione, anche attivando tutti gli strumenti parlamentari di controllo possibili, una stagione di rinnovo dei vertici di banche e assicurazioni. L’obiettivo è quello di garantire l’autonomia delle imprese italiane, dalle grandi alle piccolissime, per evitare che si torni all’epoca in cui imprenditori, risparmiatori e semplici cittadini dovevano presentarsi in banca col cappello in mano o con la tessera di un partito. Oggi con la tessera della Lega».