Bari. Lettera minacce a Berlusconi, Digos indaga: “E’ più delirante della prima”

Pubblicato il 9 Aprile 2010 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA

Indagini “a tutto campo” sulla lettera giunta alla sede di Bari dell’Ansa con minacce alla vita del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Lo assicurano gli investigatori della Digos di Bari. “Ci siamo messi subito in contatto – dice il dirigente della Digos barese, Stanislao Schimera – con i nostri colleghi di Venezia e abbiamo interessato la magistratura per il coordinamento dell’attività investigativa”.

La lettera proviene infatti da Venezia dove è stata timbrata dal locale ‘Cmp’ (centro meccanizzato postale) il 7 aprile scorso. E’ scritta a mano, in stampatello, e firmata dai “Cavallieri d’Italia Veneto – Friuli – Venezia Giulia”. Insieme con la firma compare un simbolo formato dalla croce uncinata e dalla croce cristiana sovrapposte. Secondo il dirigente della Digos, la lettera appare “più delirante” di quella giunta una decina di giorni fa sempre all’Ansa di Bari: nonostante questo, l’ultima missiva appare scritta da una persona “non ignorante”.

Il “Cavallieri” della firma sarebbe dunque un errore voluto, giacché è anche ripetuto nel testo nel punto in cui ‘rivela’ che la richiesta a Silvio Berlusconi di dimettersi per evitare la morte sua o di suoi cari “é un consiglio voluto e votato da 27 cavallieri d’Italia”. Interpellato a proposito del fatto che nella lettera si afferma che si tratta per il premier del “terzo e ultimo avvertimento”, Schimera dice che non risulta siano giunte altre lettere del genere in altre parti d’Italia.

“E’ una sigla – spiega – per noi inesistente, che compare per la prima volta e, per questo, indaghiamo a tutto campo”. Il concetto dell’esistenza di altre missive a firma dei “Cavallieri d’Italia” nel testo è ripetuto: anzi, viene fatto con un preciso riferimento proprio alla Digos. E’ scritto infatti nella lettera: “Per la Digos che già ha fermato e indagato su nostre altre missive – che sappiano pure che abbiamo 10 fucili con mirino telescopico con tiratori che colpiscono un pompelmo a 1 km”.