Bari sperimenta mini reddito cittadinanza: 400 euro per 500 famiglie

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2014 - 16:21 OLTRE 6 MESI FA
Bari sperimenta reddito cittadinanza: 400 euro per 500 famiglie

il sindaco di Bari Michele Emiliano (foto LaPresse)

BARI – Bari sperimenta un mini reddito di cittadinanza: un assegno di 400 euro per 500 famiglie. Soldi che arrivano spiega il sindaco Michele Emiliano grazie a “fondi Ue, fondi nazionali e regionali oltre che comunali.  Emiliano non nasconde la soddisfazione per l’esperimento: ”Siamo tra i primi questa iniziativa e ne siamo orgogliosi, finalmente ci siamo riusciti”.

”Un reddito minimo che consenta – spiega Emiliano – di superare il momento di crisi lavorativa e che abbassi i costi del welfare. E’ un tentativo molto serio: prende spunto da sollecitazioni dei sindacati, M5S e settori illuminati della società”.

”Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il Piano sociale di zona – spiega Emiliano – investendo 70 milioni di euro nei prossimi tre anni per il Welfare e cioè, ad esempio, interventi per la lotta alla criminalità, sostegno ai migranti e ai minori”.

”Utilizzeremo per la sperimentazione della iniziativa che prevede il reddito di cittadinanza – aggiunge Emiliano – fondi Ue, fondi nazionali e regionali oltre che comunali, ora disponibili. Si tratta, in realtà, di una rimodulazione dell’intero sistema: anziché intervenire in maniera frammentata (per malattie, indigenza, ecc.) si è pensato al reddito di cittadinanza”.  

 ”Il Comune di Bari – afferma Emiliano – è il primo Comune in Italia nei conti, il primo per spending review, il primo per capacità di taglio della spesa negli ultimi due anni, abbiamo solo 1850 dipendenti e abbiamo il minor costo del personale, è il Comune meno indebitato d’Italia, abbiamo più di 200 milioni di avanzo di amministrazione che se potessimo spendere potremmo dare il via ad importanti opere pubbliche e interventi nel sociale, Questa qualità di basso costo aziendale consentirà al Comune di Bari, quando si allenterà la stretta del patto di stabilità, di volare”.