Battisti, l’appello del Pd a Lula: “Dica sì all’estradizione”

Pubblicato il 30 Dicembre 2010 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA

”Ci rivolgiamo al presidente del Brasile Lula che come dirigenti del Partito democratico e militanti da sempre del fronte progressista in Italia, abbiamo sempre apprezzato e sostenuto. Mentre prosegue l’assordante silenzio del nostro governo, ci rivolgiamo a Lula, uomo di sinistra, perchè pensiamo che nessun principio garantista e nessuna salvaguardia dei diritti universali dell’uomo può giustificare l’eventuale non concessione dell’estradizione per il terrorista Cesare Battisti, condannato in Italia all’ergastolo per quattro omicidi compiuti negli anni di piombo”.

Inizia in questo modo la lettera che Piero Fassino, Emanuele Fiano e Andrea Orlando, presidenti, rispettivamente, dei forum Esteri, Sicurezza e Giustizia del Partito Democratico, hanno inviato questa mattina all’Ambasciatore brasiliano a Roma Josè Viegas Filho riguardante il caso Battisti.

”In Italia – si ricorda nella lettera – esiste un ordinamento che prevede tre gradi di giudizio, garantisce il diritto alla difesa, assicura il pieno rispetto delle garanzie della persona, anche quando questa è giudicata in contumacia. Il movimento terroristico, del quale Battisti faceva parte, ha seminato morte, dolore e sofferenza, contribuendo a interrompere un processo di crescita civile e sociale, e ha avuto come bersagli principali le istituzioni, le forze democratiche, le organizzazioni dei lavoratori. Per questo ci auguriamo che il Brasile non assuma la decisione di non concedere l’estradizione di Battisti, scelta che contrasterebbe con fondamentali principi di diritto e di giustizia. Chi ha scelto la violenza e l’omicidio come strumento di lotta contro le istituzioni democratiche e contro inermi cittadini deve saldare il proprio conto con la società. Le vittime del terrorismo non siano private del loro diritto ad avere giustizia”.