Belpietro scrive a Berlusconi: “Fermati, ritira la tassa di solidarietà”

Pubblicato il 16 Agosto 2011 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Della serie “anche la destra nel suo piccolo si inc…za”, Maurizio Belpietro scrive una lettera aperta a Silvio Berlusconi dicendo: “Fermati”. Il direttore di ‘Libero’, dopo aver ricordato come ha conosciuto Berlusconi e Bossi, scrive: “Quando vi ho conosciuto eravate sinceramente decisi a cambiare l’Italia. Lei, Berlusconi, voleva uno Stato efficiente come Mediaset. Un posto dove chi lavora fa carriera e anche i soldi, e dove soprattutto le decisioni non si prendono in assemblea, fra dibattiti e trattative sindacali. Il suo modello politico era tutto nella sua esperienza e il sogno che prometteva agli italiani era di trasformare l’Italia in una specie di America, dove chiunque è artefice del proprio successo e delle proprie fortune. Lei, Bossi, invece voleva fermare lo scivolamento verso Sud dell’intero Paese“.

La manovra che voi avete appena approvato – aggiunge Belpietro – è l’esatto contrario di ciò in cui avete creduto e di ciò che avete predicato per anni. Invece di ridurre le imposte, ne avete create di nuove. E lo avete fatto nel modo peggiore, infilando le mani in tasca al vostro popolo. A quel popolo di professionisti e di imprenditori che vi ha seguito fino ad oggi“.

Quindi la sua soluzione: “Io credo che i politici siano grandi quando hanno il coraggio di riconoscere i propri errori. Voi siete ancora in grado di rimediare. Basterà correggere in Parlamento la super tassa sui redditi oltre i 90 mila euro sostituendola con un’altra misura, come ad esempio l’eliminazione delle migliaia di distacchi sindacali nel pubblico impiego e dei fondi che ogni anno lo Stato versa a Cgil, Cisl e Uil. Una parte dei vostri partiti è già pronta a farlo: non aspetta che il via. Cancellando la tassa ingiusta, oltre ad accontentare il vostro elettorato scongiurerete il disfacimento del centrodestra“.