Grillo: “Dividono il Movimento 5 Stelle con infiltrati e venduti”

Pubblicato il 25 Maggio 2012 - 22:03 OLTRE 6 MESI FA

Beppe Grillo (LaPresse)

ROMA  – ”Per dividere un movimento si possono usare diverse persone: gli infiltrati che usano la menzogna come un grimaldello per spaccare tutto. Poi coloro con il cartellino ‘Vendesi’ perpetuamente stampato sul viso. Li riconosci come le puttane sui viali, li acquisti a prezzi di saldo”. In un ‘editoriale’ pubblicato in apertura della raccolta settimanale degli interventi del suo blog, Beppe Grillo lancia un duro attacco a chi dall’interno rischia di minare il Movimento 5 Stelle.

Il comico non fa nessun riferimento diretto. Ma le sue parole inevitabilmente suonano come una risposta alle prime divisioni emerse dopo la vittoria a Parma. Solo ieri 24 maggio, infatti, i ‘grillini’ parmigiani hanno ‘sfidato’ il fondatore del M5S dicendosi intenzionati a valutare la nomina come direttore generale di Valentino Tavolazzi, nonostante Grillo lo abbia ‘espulso’ un paio di mesi fa e ieri lo abbia dichiarato ”incompatibile e ingestibile politicamente”.

”Divide et impera. Una tecnica antica. Inventata e praticata in Italia da un paio di millenni. Siamo il popolo più esperto del mondo”, si sfoga adesso il comico. Che alle prime divisioni interne sembra dunque riferirsi quando attacca chi si fa ”acquistare a prezzi di saldo”: ”Fanno implodere tutto – li accusa – proponendosi come traghettatori verso nuove mete, operano nascosti nelle pieghe della quotidianità. Gli ‘utili idioti’ sono la categoria più frequente, non hanno bisogno di ricompense. Seguono l’onda della disinformazione. Vanno dove li porta l’indignazione di cui si cibano. I risvegliati sono un’altra, ma non ultima risorsa del Divide et impera. Restano in sonno, spenti, ma vigili, fino all’attivazione. Esplodono a tempo, attivati da un timer”, conclude Grillo.

Intanto, in vista delle prossime elezioni, proprio temendo ‘infiltrazioni’ che possano minare il Movimento, alcuni gruppi locali starebbero valutando regole per le candidature che mettano al riparo dall’incursione di persone che abbiano militato in questo o quel partito e vogliano adesso salire sul carro vincente dei 5 Stelle.