Beppe Grillo contro i giornalisti tv: “Megafoni dei partiti”

Pubblicato il 23 Maggio 2012 - 14:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 23 MAG – ”E’ sempre piu’ estraniante guardare cicciobombi e labbra turgide, megafoni dei partiti nelle televisioni nazionali, nei telegiornali, nei talk show. Il loro lavoro di portavoci e anfitrioni, finora, lo hanno svolto egregiamente, hanno trasformato personaggi come Lupi, Formigoni, Alfano, Veltroni, Alemanno, Fini in giganti della politica. Li hanno tenuti in vita. In caso di difficolta’ sono puntualmente accorsi, premurosi come crocerossine, a portargli la flebo. I partiti ora muoiono, cadono come foglie d’autunno.

I conduttori sono animali domestici (pappagalli?) dimenticati dal padrone dopo un trasloco”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, in un post in cui attacca i giornalisti tv e ricorda le proposte del Movimento 5 Stelle, che prevedono tra l’altro di vietare ai privati di possedere piu’ del 10% di una tv nazionale e per vendere due canali Rai.

”Le sagome che si agitano dietro lo schermo con l’estrema vitalita’ che talvolta precede le ultime ore di vita rammentano il dodo, l’uccello estinto, o gli ultimi giapponesi che combattevano a guerra finita in qualche atollo del Pacifico dopo il 1945”, scrive Beppe Grillo, in un intervento sul suo blog contro i giornalisti tv conduttori di talk show politici, accompagnato da una foto in cui compaiono i volti di Gad Lerner, Lucia Annunziata, Giuliano Ferrara, Corrado Formigli e Giovanni Floris. ”I conduttori sono animali domestici (pappagalli?) dimenticati dal padrone dopo un trasloco. I loro studi – scrive Grillo – dove hanno manipolato per decenni l’opinione pubblica, sono spogli, tristi. I partiti vi inviano figure di secondo piano, per fare presenza. I conduttori sono costretti a intervistarsi tra di loro, a scambiarsi opinioni di cui non frega niente a nessuno. Santoro intervista Lerner. La Annunziata intervista Santoro. La Gruber intervista Mieli. Hanno inventato l’informazione a ciclo chiuso”.

”Il programma del M5S per l’informazione li riguarda da vicino – sottolinea il fondatore del Movimento – gli offre una via di fuga, l’opportunita’ di cimentarsi in una vera professione, non e’ mai troppo tardi”. Grillo illustra poi alcuni punti del programma del M5S sulla televisione: ”nessun canale tv nazionale puo’ essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprieta’ massima del 10%”; ”le frequenze tv vanno assegnate attraverso asta pubblica ogni 5 anni”; ”abolizione della legge del governo D’Alema che richiede un contributo dell’1% sui ricavi agli assegnatari di frequenze tv”; ”vendita ad azionariato diffuso, con proprieta’ massima del 10%, di due canali televisivi pubblici”; ”un solo canale tv pubblico, senza pubblicita’, informativo e culturale, indipendente dai partiti”; ”abolizione della legge Gasparri”. ”Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure – conclude Grillo – Ci vediamo in Parlamento”.