I partiti li corteggiano, Grillo dice no, i suoi ci pensano: allearsi?

Pubblicato il 11 Maggio 2012 - 09:07 OLTRE 6 MESI FA

Beppe Grillo (Lapresse)

ROMA – Non tutti rispettano il nuovo diktat di Beppe Grillo: dopo il no alla tv per i candidati del Movimento 5 stelle arriva il no-alleanze al secondo turno, ma i grillini vengono “corteggiati” e “tentati” dagli altri partiti, lì dove sono arrivati al ballottaggio: Parma, Budrio, Comacchio, Mira e Garbagnate Milanese.

Il “capo” dopo aver vietato ai suoi la tv, ha avvertito che “Il Movimento non ha voti da mercanteggiare con alcuno schieramento politico. Nessun apparentamento o alleanza ai ballottaggi. Né di qua, né di là”. Ma nelle varie città già si stanno prendendo contatti per apparentamenti vari in vista del secondo turno, il 20 e 21 maggio. A Parma, ad esempio, il candidato del Terzo Polo Elvio Ubaldi, escluso dal ballottaggio, dice di guardare con occhio di riguardo il candidato grillino Federico Pizzarotti e sta ragionando di “regalargli” le sue 14mila preferenze per colmare il gap (quasi il 20%) con il candidato del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli.

Anche a Comacchio, nel ferrarese, il terzo arrivato, lo sfidante a cui è sfuggito il ballottaggio, strizza l’occhio al Movimento 5 stelle. Poi ci sono posti dove le parole di Grillo hanno allontanato i potenziali sostenitori del candidato a 5 stelle: a Mira (Venezia), Mattia Donadel e la civica Mira fuori del comune (che hanno preso il 7,4%), seppure in un primo momento avevano mostrato un atteggiamento di apertura, ora sbarrano la strada ad ogni accordo: c’è “una tendenza generale del Movimento 5 Stelle ad assumere posizioni rigide, politicamente chiuse e escludenti”.