Beppe Grillo: “Fiducia a nessuno, nemmeno ad un governo tecnico”

Pubblicato il 5 Marzo 2013 - 10:53| Aggiornato il 29 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Il M5S non darà la fiducia a un governo tecnico, né lo ha mai detto. Il governo Monti è stato il governo più politico del dopoguerra, nessuno prima aveva mai messo in discussione l’articolo 18 a difesa dei lavoratori”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. ”Non esistono governi tecnici in natura, ma solo governi politici sostenuti da maggioranze parlamentari”, spiega il leader del M5S. ”Il presidente del Consiglio tecnico è un’enorme foglia di fico per non fare apparire le vere responsabilità di governo da parte di Pdl e Pdmenoelle”, conclude Grillo.

“No al governo tecnico”. E’ arrivata poi la marcia indietro di Vito Crimi, neo capogruppo pro tempore del Movimento 5 Stelle al Senato. Lunedì, rispondendo ai giornalisti su un eventuale appoggio ad un governo tecnico, Crimi aveva detto: ”Vediamo, prima lo facciano”. Aggiungendo: ”Non siamo la coalizione che ha vinto: sta a chi ha vinto e al presidente Napolitano decidere. Una soluzione? Un governo a cinque stelle”.

Oggi su Facebook, il capogruppo precisa il suo pensiero sul governo tecnico e sottolinea che ”il nostro programma è chiaro ed è stato annunciato in tutte le piazze e in streaming”. Crimi parla poi della comunicazione tra movimento e stampa ma anche della difficoltà di rispondere alle domande che arrivano dalla base: ”In attesa di predisporre uno strumento per comunicare ufficialmente – scrive su FB – utilizzo questo. Oggi e domani non risponderò a nessun giornalista. Le nostre parole in conferenza stampa sono state chiare e non lasciano dubbi. Prego tutti di rispettare la mia volontà ed evitate di chiedermi interviste o presenze radiotelevisive. Da ieri ad oggi non è cambiato nulla”.

Crimi quindi prosegue: “Abituatevi anche a chi dice si per dire si, no per dire no, senza. Interpretazioni. Ci aspettano alcuni giorni di lavoro e preparazione per questo tutti noi parlamentari abbiamo bisogno che ci lasciate lavorare. Chiedo a tutti gli attivisti, simpatizzanti ed elettori di avere un attimo di pazienza, state scrivendo ad un ritmo pauroso e non è facile in questo momento rispondere a tutti. Anche a voi chiediamo solo di pazientare, daremo risposta ad ogni domanda. Vi garantisco la coerenza, terremo la barra dritta: la nostra è una rivoluzione culturale pacifica e democratica e non la fermeremo, il nostro unico senso di responsabilità è verso gli elettori che ci hanno dato mandato di attuare questa rivoluzione culturale che comunque è già in atto malgrado le resistenze di coloro che sono attaccati a poltrone e privilegi”.