Grillo, il governo lo faccio io: Pd e Pdl votino la fiducia ai 5 Stelle

Pubblicato il 28 Febbraio 2013 - 16:04| Aggiornato il 16 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Beppe Grillo vuole un suo governo. E Pd e Pdl votino pure la fiducia al primo esecutivo 5 Stelle. Non lo dice direttamente Grillo, che non parla da giorni ai giornalisti italiani, ma lo dice il blog di Grillo, ovvero l’unico organo riconosciuto dal Movimento. Sulla home page compare un “post”, un articolo a firma Claudio Messora: ”Se proprio Pd e Pdl ci tengono alla governabilità, possono sempre votare, loro, la fiducia al primo Governo targato M5S”. Messora, ci spiega l’Ansa, è spesso ospite sul blog di Beppe Grillo. ”Questi conoscono l’arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro”.

Grillo, anche se non lui direttamente, rovescia quindi la questione del giorno. Il Pd gli chiede un’alleanza? Il Pd vuole allearsi con il Pdl e tenere fuori Grillo? No, si faccia tutto il contrario, votino loro la fiducia al governo targato Grillo. Lui, che sia a Roma o Sant’Ilario chiuso nella sua villa, si palesa via internet e riprende la proposta di Messora con un tweet. E quindi, in qualche modo, la fa sua.

A stretto giro la risposta di Pierluigi Bersani:  ”Come noi rispettiamo gli elettori anche Grillo li rispetti. I numeri li vede anche lui, non pensi di scappare dalla sue responsabilità con delle battute. Ci si vede in Parlamento e davanti agli elettori”. Insomma, il M5S non ha gli stessi numeri della coalizione di centrosinistra né di quella di centrodestra. Impossibile, dice in sostanza Bersani, un governo da loro guidato.

E la base grillina, in subbuglio perché vorrebbe invece un’alleanza col Pd? Il blog, o meglio Messora, prende le distanze. Soprattutto da Viola Tesi, la ragazza che ha lanciato una petizione online per invitare il leader ‘a cinque stelle’ a dare fiducia a un governo a guida Pd. “Non è esattamente espressione della base del Movimento – scrive Messora- Potrebbe mai esserlo una che fino a un paio di mesi fa almeno militava convintamente nella base del Partito Pirata?”.

Il tutto avviene mentre il leader, o “portavoce” come preferisce lui, non si palesa. Non è nella sua villa a Sant’Ilario, lì sono rimasti solo i giornalisti in un’attesa febbrile, talmente febbrile che anche l’arrivo di un pacco destinato a Grillo mette in ansia i carabinieri. Ci sono voluti due artificieri per aprire la “scatola di cartone chiusa da nastro adesivo marrone che è stata consegnata da un corriere circa due ore fa. L’indirizzo, tracciato a pennarello, come mittente reca il nome di un uomo residente ad Alghero e indica come contenuto «libri usati»”. Conteneva, si è scoperto, bottiglie di vino.

Di Grillo ancora neanche l’ombra: sfugge ai giornalisti, ma non a quelli della Bbc cui ha concesso un’intervista nel salotto di casa. Parla dal blog, ma per interposta persona. E così, forse per ingannare l’attesa, i giornalisti si inventano anche “l’intervista alla colf“, protagonista (involontaria) di un apposito lancio dell’agenzia Ansa quando, affacciatasi al cancello, dice alla stampa: “Il signore non c’è, è uscito”. Tutto vale, nell’attesa spasmodica che Grillo si palesi.

Nel primo pomeriggio spezza il silenzio, ma non entra nella vicenda governo. Con tono istituzionale, Grillo loda l’atteggiamento di Napolitano di fronte alle parole del leader tedesco dell’Spd Peer Steinbrueck, che ha definito lo stesso Grillo e Berlusconi ”due clown”. Sempre tramite blog scrive: ‘Napolitano merita l’onore delle armi. In questi anni è stato criticato per molte scelte a mio avviso sbagliate, ma ieri in Germania ho visto, al termine del suo mandato, il mio presidente della Repubblica. Un italiano che ha tenuto la schiena dritta. Chapeau”.