Beppe Grillo: “Lusi parli prima di fare la fine di Sindona”

Pubblicato il 21 Giugno 2012 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA -Beppe Grillo offre un consiglio al senatore arrestato, Luigi Lusi: “Angry Lusi parli, lo faccia al più presto senza tralasciare alcun dettaglio. Pisciotta e Sindona, e forse anche Don Verzè, insegnano che un caffè corretto in carcere non manca mai”.

”Mercoledì in Senato la ex sinistra democristiana, ex Margherita, maritata in Pdmenoelle si è suicidata”, è la sentenza amara lanciata da Grillo sul suo blog. “Forse non aveva alternative. Salvare Lusi era diventato inaccettabile per l’opinione pubblica. Lusi in carcere però parlerà, coinvolgerà, accuserà – avverte Grillo –  Il processo a Lusi diventerà un tormentone, che durerà fino alle prossime politiche, alla dirigenza della ex Margherita”.

‘I nomi sono già stati fatti, Renzi, Letta (il nipote), Rosy Bindi, Rutelli, Fioroni e Franceschini. I giudici accerteranno l’eventuale esistenza di reati”, sottolinea il fondatore del Movimento 5 Stelle.

Grillo lo scrive sul suo blog in un post intitolato “Angry Lusi” (Lusi arrabbiato). E parafrasando il videogioco di successo ‘Angry Birds’ il comico accompagna il suo post con un disegno ritoccato degli uccellini protagonisti del gioco con i volti di Lusi, Rutelli, Letta, Bindi e Renzi.

“Angry Lusi – prosegue Beppe Grillo – ha dichiarato ‘Ho ancora molto da dire ai Pm’. Questa non e’ una minaccia, e’ una certezza. E’ del tutto improbabile che il tesoriere di un partito disponga a suo piacimento per anni di decine di milioni di euro senza che i vertici dello stesso partito ne siano a conoscenza. Non ci crede nessuno”. ”Dai banchi di Palazzo Madama – racconta Grillo sul suo blog – ‘Angry Lusi’ ha chiesto di non farlo ‘diventare un capro espiatorio’. I suoi sodali di partito – osserva – non lo hanno ascoltato sperando cosi’ di salvarsi l’anima e la faccia. Invece le perderanno entrambe. Il declino di Craxi e’ iniziato quando liquido’ Mario Chiesa con una battuta. Per il Pdmenoelle e’ iniziato ieri con la condanna di un suo tesoriere, di solito un mero esecutore di ordini”. ”In ogni caso tutti coloro che erano ieri in Senato sono colpevoli di aver truffato il popolo italiano ignorando l’esito di un referendum che aboliva i finanziamenti elettorali. In questi anni i partiti ci hanno sottratto di piu’ di 2 miliardi. La Corte Costituzionale e la Presidenza della Repubblica non hanno nulla da dire?”, conclude il fondatore del M5S. alessandro avico