“Guerra” nel Movimento 5 stelle. Gli espulsi presentano un esposto all’Agcm

Pubblicato il 2 Settembre 2012 - 14:07 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo (Foto Lapresse)

ROMA – All’interno del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo è in atto una “guerra vera e propria”: almeno la definisce così Repubblica, che dà conto della “frattura tra lo Staff del comico e la base”.

Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, gli espulsi del movimento avrebbero presentato un esposto all’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato) contro la “Casaleggio e associati” che possiede il simbolo del Movimento 5 stelle.

Le espulsioni che farebbero discutere, secondo quanto scrive Repubblica, sarebbero quella di

“Filippo Boriani, eletto in quartiere a Bologna e poi licenziato con un p.s. dal blog di Grillo. Una battaglia culminata con la richiesta, partita dai grillini bolognesi, di un incontro con Grillo e Casaleggio di cui lo Staff non è nemmeno informato: “Non sappiamo nulla di questa vicenda”.

Un caos che nasce dall’amarezza per le tante espulsioni in regione, da quella di Valentino Tavolazzi all’ultima, quella di Boriani, colpevole di avere già due mandati alle spalle. Espulsioni che hanno toccato tutte le province bolognesi, e che hanno convinto una parte degli ‘epurati’ a creare una rete online di ribelli, il ‘Movimento Revolution’, che ha deciso addirittura di portare Grillo e Casaleggio davanti all’Antitrust. E l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha aperto un fascicolo sul M5S, per pratica commerciale scorretta e pubblicità non trasparente. Secondo l’esposto il non-partito del blogger genovese, in realtà sarebbe una società di e-commerce (la Casaleggio Associati) e dovrebbe poter essere identificata come tale dal consumatore”.

Repubblica è ancora più esplicita: dietro a Grillo ci sarebbe  “un’azienda che ricava un introito attraverso il blog e la vendita di vari prodotti, con tanto di padrone: Casaleggio”.

Secondo quanto riporta il quotidiano”il portavoce degli scontenti è Gaetano Vilnò, ex grillino parmense espulso nel 2009″.

“Un problema di “rapporti” con lo Staff, che caccia attivisti ed eletti in un modo che anche la consigliera comunale Federica Salsi, pur riconoscendo a Grillo il ruolo di garante, giudica “violento e un po’ brutale”. Per questo motivo, ammette Favia di fronte alla richiesta di un incontro con Grillo dopo l’epurazione di Boriani, “in generale la comunicazione va sempre bene. Si faccia se si ritiene utile”. Ma a Milano di questa richiesta non ne sanno nulla”.