ROMA – “Nel segreto dell’urna tutto può succedere. I pdmenoellini hanno fucilato Prodi dietro a una tendina e sono pronti a ripetere le gesta in ogni momento per salvare il loro caro leader Berlusconi”. E’ l’accusa lanciata da Beppe Grillo sul suo blog in merito all’ipotesi di cambiamento del regolamento del Senato per chiedere il voto segreto dell’Aula sulla decadenza di Silvio Berlusconi.
Grillo paragona le vicende della Giunta sulle elezioni del Senato ad “una telenovela”. “Comincia così – aggiunge – Ci sono tre attori: due amanti e uno che regge il moccolo. Avrete riconosciuto certamente nei due copulatori il Pdl e il pdmenoelle (è il primo quello che tromba) e in Monti l’assistente di camera. I tre vogliono salvare il delinquente acclarato, ma ognuno a modo suo.
“I voti sono dalla loro parte”. Il post cita “Schifani (dopo averne pronunciato il nome senti il bisogno di lavarti i denti)” che si è detto contrario a blitz per modificare il regolamento del Senato sul voto segreto”.
“La storia si complica – scrive Grillo – perché neppure Bersani e Epifani si fidano del pdmenoelle e vogliono l’abolizione del voto segreto per evitare che i loro parlamentari salvino Berlusconi, si mostrino al Paese per quello che sono (reggitori di coda del sovrano di Arcore) e riducano il pdmenoelle a un prefisso telefonico”. “Se si vota con il voto segreto, mozione Schifani, Berlusconi è salvo e il pdmenoelle è morto. Se si abolisce il voto segreto, Berlusconi decade e va in galera e il Pdl è morto. Un vicolo cieco per i due appassionati amanti che non vogliono separarsi perché non possono vivere politicamente uno senza l’altro. Comunque vada, sarà un successo”, prosegue. “Il voto segreto è un abominio, un tradimento degli elettori. Io voglio sapere come vota il mio candidato, cosa vota, perchè vota. Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto la votazione palese e l’abolizione del voto segreto dal regolamento del Senato. Preparate le verdure per celebrare l’ultimo atto della rappresentazione”, conclude Grillo.
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