ROMA – “La Rai responsabile del disastro del Paese? Grillo esagera. E’ vero che la Rai non è una comunità di francescani, non è un ente astratto, ma un ente pubblico che rispecchia la crisi dell’intero Paese”.
Per Pippo Baudo, intervistato da Repubblica, “Grillo è ambiguo, è come un segretario di partito, anche se non è stato eletto. Se all’Ariston porta uno striscione, bisogna vedere cosa dice, se ci sono i crismi di un reato. Ho saputo che durante una pausa – racconta – Grillo ha tranquillizzato Fazio che era sul palcoscenico. In Italia ci si mette d’accordo”.
“Non sono pentito di aver scoperto Grillo, ma allora non aveva la violenza di oggi. E prendeva anche un bel cachet”, dice Baudo, che definisce ”di cattivo gusto e ingiusta” la battuta del leader M5S sull’età del capo dello Stato. ”Che dovremmo fare, buttare i vecchi dalla rupe? Io credo che Napolitano sia lucido e utile per risolvere la crisi del Paese. Grillo è un comico piu’ che un politico, dovrebbe sapere che offendere il presidente della Repubblica italiana è un reato”.
Tornando alla Rai, per il presentatore è ”troppo facile fare della demagogia sui compensi tv. E’ vero, in giro c’è gente che fatica ad arrivare a fine mese. Ma personaggi come Fazio sono sul mercato, Grillo sa bene che la Rai subisce la concorrenza delle tv di Berlusconi. La Rai è un colosso burocratico, ha tanti problemi, ma onestamente il compenso a Fazio non mi sembra un danno all’azienda”.
I commenti sono chiusi.