“Belìn son Grillo, mi vuoi votare?”: Renis imita, i politici gli credono

Pubblicato il 18 Luglio 2012 - 08:55 OLTRE 6 MESI FA
Tony Renis (LaPresse)

ROMA –  “Mi vuoi votare? Belìn, dai che alle elezioni porto a casa una barca di voti”. Una chiamata di Beppe Grillo alla ricerca di alleanze comode? No, l’imitazione di Tony Renis per uno scherzo telefonico. Scherzo che sembra andare bene, con i politici e gli altri personaggi di spicco italiani che ci cascano e mai attaccano, discutendo divertiti con il presunto leader del Movimento a 5 Stelle a caccia di voti. E se in pubblico il no a Grillo è secco, in privato si apre la discussione col leader di un movimento che dai sondaggi si attesta già al 16% delle preferenze tra gli italiani.

Elio Cesari, in arte Tony Renis, è un cantante, discografico e imitatore che insieme all’avvocato ed ex presidente della Siae Giorgio Assumma si diverte a chiamare i politici ed altri personaggi italiani fingendosi Grillo. E proprio Assumma è stata la prima “vittima”, che al Corriere della Sera ha raccontato: “Io ci sono cascato in pieno. Beppe mi chiedeva il voto e gli ho spiegato che il suo movimento somiglia molto all’Uomo qualunque di Giannini e che se non si struttura sul territorio non può reggere cose così. Ah, e naturalmente gli ho detto che non lo avrei votato”.

Da vittima a divertito complice, Assumma racconta: “Ci cadono tutti. Ma soprattutto nessuno mette mai giù. Nessuno chiude la conversazione indignato. Nessuno gli dice: sei un buffone”.

Di Grillo, a cui ha “rubato” la voce, Renis dice: “Il comico migliore di sempre, dopo Walter Chiari. Un amico, ma non lo sento da tempo. Anzi, se mi dà il numero lo chiamo e faccio finta di essere lui – e spiega -. Sa perché mi viene bene l’accento di Grillo? Perché quando ero in latinoamerica , un successone, non sapevo la lingua e mi sono inventato uno spagnolo con accento genovese”.