Beppe Grillo su Charlie Hebdo: “Se bombardi le reazioni sono queste”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Gennaio 2015 - 20:16 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo su Charlie Hebdo: "Se bombardi le reazioni sono queste"

Beppe Grillo su Charlie Hebdo: “Se bombardi le reazioni sono queste”

ROMA – “Se bombardi Libia, Afghanistan, Iraq, poi è chiaro che le reazioni sono queste”. Beppe Grillo spiega agli europarlamentari Efdd, cui aderisce anche il M5S, la sua spiegazione degli attentati parigini. Se i terroristi sono così aggressivi con l’Occidente, e compiono attentati, il motivo è in parte riconducibile alle scelte occidentali in Medio Oriente. Un accostamento azzardato, dal quale Grillo parzialmente prende le distanze:

“Si deve avere anche l’altro punto di vista. Un drone quando bombarda magari fa saltare venti famiglie, però non lo vediamo come il poliziotto che viene sparato per terra. Non voglio dare un giudizio se non di denuncia di questi atti, siamo tutti d’accordo, nessuno giustifica questi atti”.

Ma poi specifica il suo ragionamento:

“Ma bisogna fare una critica alla nostra democrazia altrimenti non capiamo perchè i terroristi fanno saltare in aria. Credo – ha detto ancora Grillo – che quando affronti con questa violenza il rischio è quello che dicevo prima, quando combatti contro persone che non hanno più niente da perdere tu hai già perso. Non voglio dare un giudizio se non di denuncia di questi atti, siamo tutti d’accordo, nessuno giustifica questi atti”.

“Vai a bombardare la Libia, Afghanistan, Iraq, Egitto – continua il capo del Movimento -, poi è chiaro che le reazioni sono queste. Siamo molto ipocriti, questa foto di tutte le persone lì davanti (alla marcia di Parigi, ndr.) va benissimo, ma c’erano anche i responsabili dei bombardamenti nel Mali o sulla Libia di Gheddafi”.

“Dopo i fatti di Parigi – conclude il leader 5S – si inventeranno il Patriot Act, nuove leggi che limiteranno le nostre libertà personali. Ma io non voglio essere protetto dall’esercito, voglio che i rapporti tornino di dialogo con le persone diverse da me”.