Berlusconi: “Inchiesta di Trani è risibile, giudici condizionano il voto”

Pubblicato il 17 Marzo 2010 - 19:00 OLTRE 6 MESI FA

«Quella di Trani è una inchiesta risibile con la quale la magistratura che fa politica tenta di dettare temi e tempi della campagna elettorale». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in collegamento telefonico da Roma con una manifestazione elettorale ad Avezzano.

«Invece di parlare dei risultati del governo in questi due anni è scesa in campo la magistratura politicizzata che ha dettato i temi della campagna elettorale – ha aggiunto il premier – Il modello emiliano è fallito tant’é che i cittadini delle Regioni rosse vengono a curarsi in Lombardia e Veneto, nelle Regioni dove governiamo noi».

«La sinistra si affanna nel dire che ciò che è successo in Francia, dove ha votato soltanto un elettore su due, succederà anche in Italia: ma io non credo che sarà così perché gli italiani sono saggi e sanno bene che non andare a votare significa avvantaggiare la sinistra», ha proseguito Berlusconi.

Il premier ha poi spiegato: «Hanno tentato di escludere le nostre liste guarda caso nelle due città più importanti e cioé Milano e Roma accusando i nostri rappresentanti quando invece sono stati proprio i magistrati a violare le norme. Primahanno parlato di tangentopoli quando in realtà era una falsità e si trattava solo di casi isolati. Hanno poi gettato del fango su quello che abbiamo fatto in Abruzzo ed infine appunto hanno cercato di escludere le nostre liste dalle due principali città».

«Noi in piazza San Giovanni manifesteremo con una grande festa di libertà e lo faremo con lo stesso popolo di tre anni fa e con lo stesso spirito, per difendere il nostro diritto a votare, il nostro diritto a parlare al telefono senza essere spiati e per difendere la libertà e la democrazia», ha concluso il presidente del Consiglio.