Berlusconi a Bruxelles: “Merkel forse convinta. Mai stato bocciato”

Pubblicato il 23 Ottobre 2011 - 08:23 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES- Silvio Berlusconi e’ pronto a rispondere a Nicolas Sarkozy sul nodo Bini Smaghi, certo che per lui non c’e’ altra strada dalle dimissioni dal board Bce. Ma e’ anche pronto a rispondere alla Cancelliera tedesca Angela Merkel sulla solidita’ dell’Italia, non solo sul fronte del rigore ma anche sulla crescita.

Il premier arriva nella serata di sabato a Bruxelles e si mostra ‘sicuro’. “Ma che domande fate: Io non sono mai stati bocciato nella vita” risponde sorridendo ai cronisti che gli chiedono se l’Italia può superare l’esame del Consiglio Europeo di Bruxelles.

Non ha – è un dato di fatto – una cartella contenente quelle misure di rilancio per una crescita che ieri, anche l’Ue, e’ tornata a sollecitare a Roma. Ma sono comunque tante le argomentazioni per spiegare che l’Italia non solo ha buoni fondamentali ma anche l’obiettivo di pareggio di bilancio al 2013, con un anticipo di un anno rispetto alla precedente previsione e le armi per far ripartire la sua economia.

Con una crescita che rimane fondamentalmente – spiega rientrando in albergo dopo aver partecipato ad una cena del PPe e aver ”a lungo parlato con la Merkel” – imbrigliata da una scarsa produttivita’ che le misure messe a punto per la semplificazione e la deburocratizzazione sbloccheranno. ”In settimana presenteremo delle proposte ed in questi giorni abbiamo fatto 100 agevolazioni per le imprese”, spiega sottolineando di averne parlato anche con la cancelliera tedesca. Non solo stasera alla cena del PPe al termine della quale a chi gli chiede se l’ha convinta, risponde ”penso di si”’.

Ma anche nell’ultima settimana, con due colloqui telefonici, in cui le ha ricordato le manovre economiche adottate, gli obiettivi di rigore e la solididta’ del sistema Italia, ”seconda in Europa nel settore manifatturiero”. Berlusconi si è preparato ad incontrare Nicolas Sarkozy e affrontare il ‘caso’ Bini Smaghi trovando una soluzione. Che il premier ha ben chiara in testa: ”spero che il Signor Bini Smaghi capisca la situazione. Si deve dimettere” non esita a sottolineare, ricordando che ”e’ nel board della Bce non per concorso ma su indicazione del governo”.