Berlusconi a Fini: dobbiamo essere uniti per il bene del Paese

Pubblicato il 11 Maggio 2010 - 23:44 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente del Consiglio Berlusconi a cena con Renata Polverini e la sua Giunta a Roma è tornato sul suo rapporto con il presidente della Camera Gianfranco Fini. Domani Verdini incontrerà l’ex aennino, avrebbe detto Berlusconi, e vista la situazione internazionale e nell’interesse del paese, bisogna essere uniti.

Il premier si sarebbe dimostrato quindi disposto a mettere una pietra sopra a tutto, con la speranza che Fini accolga questo appello.

I ‘pontieri’ del Pdl continuano a lavorare per tenere vivo un canale di comunicazione fra il Cavaliere e Fini. In questo contesto si inserisce l’incontro fissato per domani tra l’ex leader di An e il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Un incontro che, si sottolinea in ambienti del Pdl, sarebbe stato richiesto proprio dal presidente della Camera. E che secondo voci circolate in ambienti della maggioranza era già stato ipotizzato per oggi. Il via libera all’incontro di domani sarebbe stato dato dal premier Berlusconi dopo il vertice serale con i tre coordinatori del Pdl (La Russa, Verdini e Bondi), il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il ministro Altero Matteoli.

Difficile che il lavoro dei pontieri possa portare – almeno nel breve periodo – ad un incontro a breve tra Silvio Berlusconi e il presidente della Camera. La coesione della maggioranza, avrebbe ripetuto diverse volte il premier ai suoi interlocutori, si verifica sui numeri. I finiani si sono comportanti fino ad ora in modo leale, avrebbe osservato il Cavaliere, vediamo cosa accadrà in futuro.

Il pensiero corre al disegno di legge sulla cittadinanza breve che vede favorevoli i fedelissimi dell’ex leader di An, ma che incontra la contrarietà della maggioranza del partito. L’argomento sarà discusso nella direzione, spiegano alcuni dirigenti del Pdl, e lì si capirà quale sarà l’atteggiamento della minoranza.

Nel Pdl però si sottolinea come a mettere i bastoni tra le ruote ai cosidetti pontieri potrebbero essere gli ex aennini. Il lavorio delle colombe avrebbe come finalità appunto quella di provare per l’ultima volta a riavvicinare i due co-fondatori del partito. L’estremo tentativo per siglare magari un nuovo patto. Solo di fronte a questo scenario, spiega chi ha avuto modo di parlare con il premier, Berlusconi sarebbe disponibile ad un incontro.