Berlusconi, affaticamento e stress: per questo ha dato forfait al programma di Lucia Annunziata

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Gennaio 2018 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA
Perché Berlusconi non è andato dalla Annunziata? Troppo stress, lo stop del medico

Berlusconi, affaticamento e stress: per questo ha dato forfait al programma di Lucia Annunziata

ROMA – Nonostante forma e energia ritrovate, a 80 anni, è meglio seguire attentamente i consigli dei medici: così ha fatto Silvio Berlusconi venerdì scorso alla fine di una settimana pesantissima alle prese con la compilazione delle liste elettorali decidendo di staccare tutto il week end.

E’ affaticato e sotto stress, il responso del medico, per questo non ha partecipato – come annunciato dai palinsesti di Rai 3 – al programma di Lucia Annunziata Mezz’ora in più che va in onda la domenica subito dopo pranzo.

“Berlusconi ci ha dato buca, ma lo perdoniamo perché ci sono le liste da chiudere e quindi lo aspettiamo nelle prossime settimane. D’altronde, se non ricevi buca da Berlusconi non sei nessuno”, ha detto l’Annunziata in trasmissione ironizzando un poco e stemperando le normali preoccupazioni per il forfait. Del resto era stata la prima ad essere avvisata, una volta che il medico di Berlusconi, lo storico medico di fiducia Zangrillo, gli ha imposto gentilmente uno stop appunto venerdì scorso subito dopo i controlli settimanali. Niente viaggio a Roma, niente presenze tv, nessun contatto fuori dalla cerchia più ristretta.

Quindi, segnala Simona Ravizza sul Corriere della Sera, la decisione del trasferimento immediato dalla villa di Arcore a Villa Giambelli a Rogoredo, il buen ritiro di Francesca Pascale: solo una decina di chilometri di distanza, ma qui il filtro a incontri e contatti con l’esterno (pressioni, richieste, telefonate, specie di chi è stato escluso dalle liste…) è assoluto.

Nel fine settimana i rapporti telefonici con Roma sono lasciati a Licia Ronzulli, in collegamento perenne con piazza di San Lorenzo in Lucina, la sede di Forza Italia, e i fedelissimi Niccolò Ghedini, Sestino Giacomoni, Paolo Romani e Renato Brunetta. (Simona Ravizza, Corriere della Sera)