Berlusconi, Anm: “Basta attacchi scomposti ai pm. Democrazia in pericolo”

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Ottobre 2013 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi, Anm: "Basta attacchi scomposti ai pm. Democrazia in pericolo"

Rodolfo Sabelli (Foto Lapresse)

ROMA – Basta con gli “attacchi scomposti alle sentenze”: sono un “oltraggio” per i giudici ma anche un “grave pericolo per il sistema democratico”. Così il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli, al Congresso dell’associazione parla di un clima che “avvelena” il Paese e che “ha prodotto riforme punitive e dannose”.

Sabelli non fa mai direttamente il nome di Silvio Berlusconi, ma le sue parole fanno inevitabilmente riferimento alle polemiche sorte in seguito ai provvedimenti giudiziari che hanno riguardato il leader del Pdl, da ultimo quelle per il suo rinvio a giudizio a Napoli per la compravendita dei senatori all’epoca del governo Prodi.

“Proseguono provocazioni e attacchi verbali, legati a singole vicende giudiziarie, accompagnati da campagne giornalistiche offensive e intimidatorie, in un cliché che evoca un pericoloso clima di scontro che la magistratura rifiuta” lamenta il leader dell’Anm. E traccia un bilancio degli ultimi anni: polemiche, propaganda e “denigrazioni varie nei confronti della magistratura hanno avvelenato il clima dei rapporti istituzionali e la vita stessa del Paese”.

Ma non solo: lo scontro ha condizionato “negativamente” le iniziative di riforma legislativa, ostacolando quelle necessarie e stimolando proposte “punitive” per i magistrati, “leggi ad personam” e riforme “dannose”, come quella sulla prescrizione.

Sabelli dice basta allo scontro: è invece “irrinunciabile” il recupero “urgente di una condivisa responsabilità istituzionale, nel segno del rispetto per l’indipendenza e l’autonomia della giurisdizione, della salvaguardia del bene comune e del rifiuto di particolarismi, pregiudizi e faziosità”.

Quanto alla legge Severino, secondo Sabelli, è necessario intervenire con “opportuni correttivi alla luce dei profili critici evidenziati dalle sue prime applicazioni e nella persistenza di gravi e diffusi fenomeni di corruzione“.

La legge, osserva Sabelli, “approvata fra molte polemiche, ha dato risposta solo parziale alle esigenze di riforma: più convincente nella prima parte, dedicata alle misure di contrasto preventivo in corso di concreta attuazione, rivela, nelle previsioni di carattere penale, la sua natura di faticoso compromesso”. Per questo bisogna ora rimettere mano ai reati previsti e alle relative sanzioni.

Il leader dell’Anm è anche tornato a sollecitare “una radicale riforma” dell’attuale disciplina della prescrizione, frutto della “disastrosa” iniziativa del 2005, che è stata “incongrua e dannosa”. E ha osservato che “l’illegalità diffusa nei settori della pubblica amministrazione, dell’impresa, della finanza, una criminalità organizzata oggi ancor più infiltrata nel mondo dell’economia, rendono ineludibile procedere all’adeguamento e alla revisione delle fattispecie penali e del regime sanzionatorio e assicurare l’efficacia dell’azione investigativa e la celerità dei processi”.

Alla politica Sabelli ha rimproverato anche di non aver “posto rimedio alla depenalizzazione di fatto” del falso in bilancio, come pure di non aver introdotto il reato di autoriciclaggio, “che ancora attende in Italia un’adeguata sanzione penale, in linea con gli standard internazionali”.