Berlusconi e l’ironia anti-gay, Pd e Idv insorgono. La Carfagna: “Meglio evitare le battute”

Pubblicato il 2 Novembre 2010 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA

“Meglio guardare belle ragazze che essere gay”, l’ironia del presidente del Consiglio fa indignare Pd e Idv e insorgere l’Arcigay. Il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna commenta come “sarebbe opportuno che ciascuno di noi si astenesse dal fare battute”. “Quella di Silvio Berlusconi è stata una battuta, la chiusa di un discorso serio, di ben altro tenore. Il presidente del Consiglio non intendeva assolutamente, né ha mai inteso, offendere le donne o gli omosessuali. Questo governo, anzi, ha il merito di essersi impegnato, come nessuno prima, contro le discriminazioni nei loro confronti”.

“Proprio per non oscurare tutto questo lavoro, frutto di un impegno costante e condiviso dell’intero esecutivo, sarebbe opportuno che ciascuno di noi si astenesse dal fare battute”, conclude il ministro delle Pari Opportunità.

Per il Partito democratico quella battuta omofoba è una “vergogna” per l’Italia intera: “Berlusconi non è ancora stato preso sul serio. Ci si e’ troppo in fretta dimenticati delle sue frequentazioni di minorenni come denunciato pubblicamente anche dai suoi famigliari. Berlusconi è una vergogna per l’Italia intera, non solo è un politico mediocre e demagogo, ma e’ un uomo spregevole e indegno per il cattolicesimo i cui valori difende solo per ottenerne voti”, ha detto Ettore Martinelli, responsabile Diritti Civili della segreteria nazionale del Pd.

”Non si può che esprimere grande solidarietà a tutte le ragazze e all’intera comunità omosessuale e il Partito Democratico deve dimostrare concretamente nelle aule parlamentari e nel paese di essere vicino a qualsiasi persona indipendentemente dalla propria inclinazione sessuale”.

Il capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti ha dichiarato: ”Non solo sono parole omofobe, ma sono anche uno spregevole tentativo di spostare l’attenzione dall’ennesimo scandalo che, purtroppo, questa volta, vede anche coinvolta una minorenne. Il presidente del consiglio ha infatti abusato delle proprie funzioni per cercare di pilotare le decisioni dei funzionari della polizia e deviare il naturale percorso di affidamento di una minorenne fermata con l’accusa di furto”.

“Espressione di una cultura machista arretrata e offensiva per le persone omosessuali ma anche per donne. Proviene da un atteggiamento di disprezzo nei confronti della dignità delle persone e conferma il clima imbarazzante e grottesco in cui il presidente del Consiglio sta precipitando il Paese”. Il presidente di Arcigay chiede a Berlusconi di scusarsi “con tutti, con le persone omosessuali e con le donne, per una frase dietro la quale c’è una visione del mondo femminile che non fa onore al capo del governo di un Paese dell’Unione europea”.

Consigliando a Berlusconi “un’attenta lettura della Costituzione che egli e il suo governo vorrebbero tanto cambiare”, il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli rivolge un appello agli eurodeputati italiani affinché denuncino “l’increscioso comportamento del presidente del Consiglio” attraverso un’interrogazione al Parlamento europeo. Aurelio Mancuso, presidente di “Equality Italia” ed esponente storico della comunità omosessuale, esprime così la sua indignazione.

“Il presidente del Consiglio, in difficoltà, tira fuori la battuta omofoba; il premier di un paese fondatore dell’Europa, che ha votato la Carta di Nizza, che è obbligato a combattere ogni tipo di discriminazione tra cui quella per orientamento sessuale”. “Chieda immediatamente scusaai milioni di cittadini omosessuali italiani, di destra e di sinistra, e si vergogni di un’omofobia che in ogni altro paese europeo sarebbe immediatamente condannata da ogni schieramento politico democratico”.

Imma Battaglia, presidente di Dì Gay Project e leader storica del movimento gay, ha invitato Berlusconi a evitare di ” “fare l’omofobo” per spostare “l’attenzione nell’opinione pubblica sui gay, mostrandosi macho e potente. Al presidente del Consiglio Imma Battaglia dice che “è meglio essere gay, e lo dico da donna che ama le donne, che disprezzarle abusando, come ormai sembra fare, della sua posizione di uomo ricco e potente”.

I radicali italiani hanno lanciato per le 18 di oggi un sit-in davanti Palazzo Chigi e in una nota accusano il premier per una “battuta idiota”, che alimenta “violenza e discriminazione” e che non può essere giustificata dalla “sua disperazione politica, causata dalla sua incapacità di governare impulsi e comportamenti, non certo degni di un Presidente del Consiglio”.

Il leader di Idv, Antonio Di Pietro, ha scritto in una nota che ”oggi abbiamo avuto l’ennesima prova dell’inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio”. ”Berlusconi vive ancora nell’età della pietra, anzi, è peggio: vive nell’era delle discriminazioni razziali, sessuali, etniche e religiose. Bisognerebbe ricordargli che, nel frattempo, il nostro Paese ha ratificato il trattato di Lisbona, che ha riconosciuto il diritto alla non discriminazione basata anche sull’orientamento sessuale. Essere gay è solo un diverso modo dell’essere e non una condizione di cui vergognarsi”.

Chiara Moroni, vicepresidente alla Camera di Futuro e Libertà, ha detto che le parole di Berlusconi sono “inaccettabili, volgari e offensive, e rischiano di alimentare un pregiudizio ancora oggi troppo diffuso nei confronti delle persone omosessuali. Ci aspettiamo da Berlusconi un comportamento e, soprattutto, delle dichiarazioni più consone al ruolo che ricopre”.

Secondo Benedetto Della Vedova, vicecapogruppo di Fli alla Camera, la battuta del premier è un”esplicito omaggio a un pregiudizio che Berlusconi sa essere diffuso e servibile, per resistere alle accuse degli avversari politici”. Una china pericolosa, denuncia Della Vedova, di cui dovrebbero interrogarsi “quanti difendono la libertà e l’anticonformismo privato di Berlusconi”, continuando a “bollare come uno scandalo o una minaccia antropologica qualunque forma di organizzazione familiare, eterosessuale o omosessuale, diversa dal matrimonio. Ed è francamente desolante che a questo doppio-pesismo furbo e ipocrita si leghi la difesa della ‘moralità’ del Cavaliere”.