Caso Ruby, pm: quei bonifici alle ragazze e quei 20 mila euro alla ‘ex meteorina’ Alessandra Sorcinelli

Pubblicato il 18 Gennaio 2011 - 22:28 OLTRE 6 MESI FA

Alessandra Sorcinelli

Ci sono anche le tracce di due bonifici, da diecimila euro ciascuno, effettuati direttamente da Silvio Berlusconi a una delle giovani partecipanti alle feste ad Arcore, tra le prove che i pm di Milano hanno indicato nell’invito a comparire a carico del presidente del Consiglio per prostituzione minorile e concussione. E negli stessi atti emerge il ruolo di ”interlocutrice principale delle ragazze” che avrebbe avuto il consigliere regionale lombardo Nicole Minetti, la quale, secondo l’accusa, proprio ”per conto” delle giovani si sarebbe intestata anche alcuni appartamenti a loro destinati, come compenso per i ‘festini’.

Nelle 389 pagine dell’invito a comparire, trasmesso alla Camera per chiedere l’autorizzazione a perquisire gli uffici di Giuseppe Spinelli, manager di fiducia del premier, i pm scrivono che due diversi bonifici sarebbero partiti da due filiali del Monte dei Paschi di Siena di Segrate (Milano), una delle quali si trova proprio ”nelle immediate vicinanze degli uffici della Spa ‘Dolcedrago’, dove risulta operare Spinelli”. Due bonifici da 10 mila euro e entrambi a favore dell’ex ‘meteorina’ Alessandra Sorcinelli. Sul conto corrente della ragazza, infatti, si legge nelle carte dei magistrati, ”si rilevano due bonifici in entrata, il 16 luglio 2010 e il 17 settembre 2010”.

Tutti e due, scrivono gli agenti di polizia giudiziaria che hanno effettuato gli accertamenti, riportano la descrizione dell’operazione: ”Bonifico o/c Berlusconi Silvio….favore di Sorcinelli Alessandra….prestito infruttifero”. Quando Ruby, invece, nei mesi scorsi viene trovata a Genova con 5 mila euro in contanti addosso, la ragazza marocchina spiega agli agenti che quei soldi glieli ha dati Lele Mora, altro indagato nell’inchiesta per il ‘giro’ di prostituzione, ”a mezzo del suo segretario di nome Augusto con il quale mi sono incontrato davanti il Palazzo dei Cigni a Milano”. La marocchina, pero’, come risulta dalle intercettazioni, ha chiesto soldi anche direttamente a Spinelli. In una telefonata del 15 settembre scorso dice: ”Guardi signor Spinelli, io sono veramente nella merda. Non so se posso passare comunque li’ da lei?”. E due giorni dopo: ”Ho cercato di chiamare Villa Grazioli, Villa San Martino, ma non me ne risponde in tutte e due.., mi risponde sempre la segreteria, comunque mi servono solamente cinquemila euro”.

Ad Aris Espinosa, un’altra delle ragazze, lo stesso Spinelli, poi, come risulta da un sms intercettato, aveva fatto trovare ”cinque vestiti”. Inoltre, dalle intercettazioni, secondo i pm, si evince come la Minetti facesse da ‘intermediaria’ tra le ragazze che vivono nel residence di via Olgettina, a Milano 2, e lo stesso Spinelli per quanto riguarda i contratti d’affitto e le utenze degli appartamenti, che, secondo l’ipotesi accusatoria, venivano pagati dal premier come compenso per la partecipazione ai ‘festini’: in un caso le bolette sono state saldate anche con un bonifico effettuato da Giuseppe Scabini, storico manager di Fininvest. E se quelle ragazze, come Iris Berardi, Aris Espinosa, Annina Visan e Elisa Toti, non avevano le ”condizioni richieste per l’intestazione” delle case ”quali un idoneo contratto di lavoro”, ci pensava, stando alle carte, sempre la Minetti.

I contratti, in quei casi, vennero redatti col suo nome come intestataria, mentre di fatto erano le giovani ad abitare le case. Minetti, si legge negli atti, ”dalle conversazioni intercettate, sembra costituire per le ragazze indicate il tramite con Marcello Fabbri”, agente immobiliare ”della societa’ Friza srl che gestisce l’immobile di via Olgettina”, per cio’ che riguarda ”gli aspetti contrattuali”. Mentre, secondo i pm, ”per cio’ che riguarda la copertura finanziaria degli oneri delle locazioni, sia in relazione ai canoni che alle spese correnti” l’ex igienista dentale del capo del Governo fa da tramite, per conto delle ragazze, con Spinelli, che tiene i conti.

”Spinelli prende nota delle spese – scrivono i pm, riferendosi a uno degli appartamenti e riportando anche un dialogo telefonico con la Minetti – il trilocale (che andra’ alle Gemelle De Vivo) costera’ 1400€ al mese e quindi ‘sarebbero 1400 al mese per 6.. perché sono tre piu’ tre, pero’ avevamo gia’ dato 1000€ di caparra e quindi sono 7.400”. E quando una delle ragazze, Elisa Toti, vuole cambiare appartamento e passare dal quarto piano al piano terra, perche’ soffre di vertigini, Minetti le consiglia di rivolgersi direttamente al premier: ”Gli dici ‘130 euro in piu’ al mese’ ma tanto lui non, non se… cioe’ capito, non e’ che sene accorge”. E la ragazza: ”Si, figuriamoci, fossero 2 miliardi magari se ne accorgerebbe!”.