Berlusconi tira dritto: “Se c’è la sfiducia si va al voto” e prosegue il pressing sui finiani indecisi

Pubblicato il 16 Novembre 2010 - 22:32 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Maggioranza di nuovo con il pallottoliere in mano. Dopo la decisione di Giuseppe Angeli di tornare nel Pdl lasciando Fli, all’interno del Popolo della Libertà si riaccende la speranza di poter allargare le maglie della coalizione provando a ridurre al minimo l’impatto dei finiani, cercando di convincere gli incerti, sui due voti in Parlamento. E soprattutto per blindare, senza rischiare sorprese, Palazzo Madama. Silvio Berlusconi è soddisfatto della mediazione del Colle. Chiarisce che in caso di sfiducia a Montecitorio salirà al Quirinale per chiedere lo scioglimento di una Camera o di tutte e due, prefigurando elezioni anticipate e in tempi rapidi.

Intanto, con lo stato maggiore del Pdl lavorerà al recupero dei consensi in Parlamento in vista del 14 dicembre. Giorno in cui, prima il Senato e poi la Camera esprimeranno la loro fiducia al governo. Fino ad ora i parlamentari ‘futuristi’ hanno votato con la maggioranza – è il ragionamento fatto dal Cavaliere con alcuni fedelissimi – e nel momento in cui mi dovessero votare la sfiducia sarebbe una scelta di non ritorno, mi auguro che riflettano bene e soprattutto confido nel senso di responsabilità dei singoli. Ecco perché nel mese che separa alla resa dei conti con Fini gli ambasciatori del Popolo della Libertà proveranno a fare pressing sugli esponenti di Fli ma anche sui ‘cespugli’ che compongono i gruppi misti di Camera e Senato.

“Il ritorno di Angeli nelle file del Pdl è la dimostrazione che il vento è cambiato – sottolinea un alto dirigente del partito – dobbiamo tenere conto del malumore nelle file di Futuro e libertà dimostrato – sostengono – proprio dalle dichiarazioni fatte da diversi esponenti finiani di primo piano”. Sulla carta nomi certi non ce ne sono, al di là delle voci mai confermate su Giuseppe Consolo, Catia Polidori e Silvano Moffa: “Se veramente ci sono contatti in corso – spiega però un esponente del Pdl – sarebbe controproducente farli ora”.

Tutti con il pallottoliere in mano dunque. “Andremo avanti anche con una maggioranza risicata, anche con un solo voto in più”, sottolinea Ignazio La Russa. Il coordinatore del Pdl poi fa sapere di essere stato raggiunto da ”telefonate di tre esponenti di Fli, due di spicco, che hanno detto che non parteciperanno al voto di sfiducia”. Un concetto che altri esponenti di Futuro e Liberta’ avrebbero confidato a Daniela Santanche’: ”Stamattina ho ricevuto diverse chiamate da futuristi i quali si preoccupavano che io riferissi a Berlusconi che loro non avrebbero mai votato la sfiducia al governo”. L’ipotesi che possano esserci defezioni nelle file di finiane viene rispedita al mittente da Benedetto della Vedova convinto che il Cavaliere ”non otterra’ neanche la fiducia al Senato”.