Berlusconi: “Volevo fare il Carabiniere”. L’aveva detto anche Ruby

di Lucio Fero
Pubblicato il 24 Febbraio 2011 - 13:50 OLTRE 6 MESI FA

Berlusconi con il cappello da carabiniere

ROMA – Chissà se hanno avuto occasione di parlarne nelle serate di Arcore, chissà se per caso la conversazione è caduta proprio lì, su una aspirazione che la giovane ragazza e il maturo leader avevano in comune: fare l’una da grane e l’altro da piccolo il Carabiniere. Di Ruby prima che fosse “Rubacuori” si sapeva che aveva fin da giovanissima questo sogno più che traguardo: indossare la divisa. Si sapeva, o almeno si sapeva che l’aveva detto lei in più di un pubblico ricordo. Forse la divisa che Ruby voleva indossare era più quella del carabiniere delle fiction televisive che quella dell’Arma. Ma tant’è: voleva fare il carabiniere, l’ha detto lei e imperscrutabili sono le vie spesso contraddittorie e sorprendenti dell’animo umano. Come le viene in mente ad un’adolescente extra comunitaria che scappa di casa e di comunità di fare il tutore dell’ordine? Eppur le viene in mente. Poi Ruby finirà in Questura e non in caserma ma questa è altra e nota storia.

Di Silvio Berlusconi invece non si sapeva, ma da ora si sa: voleva fare il Carabiniere, quello con la maiuscola. Lo ha detto lui in persona ai Carabinieri veri, presenziando ad una cerimonia dell’Arma. “Ve lo dice un n onno e un padre: se non avessi fatto quello che ho fatto nella vita, allora avrei voluto fare il Carabiniere”. Lo dice il premier per complimentarsi con l’Arma, il suo è un omaggio all’onore, alla tradizione, alla realtà dei Carabinieri. Un omaggio che il premier arricchisce di particolari, quando era solo un imprenditore e non ancora anche un capo di governo, “se leggevo in un curriculum che avevo di fronte un figlio o nipote di Carabinieri, allora non andavo oltre nella lettura e dicevo di assumerlo subito”. Insomma un modo diretto e molto berlusconiano per dire che dei Carabinieri ci si può fidare. Lodava l’Arma come è giusto che sia e come è giusto faccia un capo di governo. Quindi ha voluto metterci il “fiocco”, quella confessione di un’aspirazione del tempo passato: da giovane, non avesse fatto il cantante sulle navi da crociera, il venditore, il raccoglitore di pubblicità, il costruttore edile, l’inventore e il padrone della tv commerciale, il politico e il capo di governo, non avesse messo in piedi un patrimonio di miliardi di euro e milioni di voti, Berlusconi avrebbe fatto il carabiniere. Crederci è cortersia.

Ma a crederci vengono in mente immagini di una berlusconiana vita che non fu, immagini che inducono qualche sorriso. Berlusconi in caserma, Berlusconi sotto disciplina, Berlusconi in pattuglia, Berlusconi che stende verbali, Berlusconi che indaga, Berlusconi che arresta, Berlusconi “uso ad obbedir tacendo” alla legge. Non è andata così e sospettiamo non sia un caso.