Berlusconi, tregua con Casini: “Sembra pronto a trattare”

Pubblicato il 20 Dicembre 2010 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

La prova di forza tra Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini, ognuno preso a evitare di essere responsabile della crisi del governo, è approdata a una pausa inattesa, forse addirittura una conciliazione. Berlusconi ha ascoltato con sollievo le parole miti del leader dell’Udc che ieri, domenica 19, evocava il modello americano in cui l’opposizione partecipa alle scelte del governo.

Musica per il Cavaliere, che con l’aiuto dell’Udc potrebbe mandare ancora avanti la legislatura, nonostante la Lega prema per avere elezioni il prima possibile. La prova di forza dei due leader per ora si gioca sulla difensiva: evitare di essere il responsabile della crisi perchè questo ruolo gioverebbe molto poco in termini di consenso elettorale.

Come spiega Carmelo Lopapa su Repubblica, Berlusconi è pronto a staccare la spina solo dopo uno stop plateale in Parlamento, “solo quando sarà chiaro che saranno i terzopolisti e la sinistra che mi impediscono di governare”.  “Adesso Pier ragiona, vedrete che non avremo bisogno di forzare e di trascinare il Paese alle urne”, avrebbe detto Berlusconi ai suoi.

Ora il Cavaliere guarda avanti: i 22 deputati che hanno salvato il governo, e che sono approdati al gruppo misto, sono pronti a costituirsi in un coordinamento e oggi, lunedì, faranno la loro prima riunione. Chiederanno subito alla presidenza della Camera di essere ammessi nelle cinque commissioni in cui il governo, dal 14 dicembre, è in minoranza, e nelle quattro in cui è in pareggio.

Al Senato il gruppo “di responsabilità” è fermo a quota nove parlamentari. Questi i numeri finora, la campagna acquisti pare in una fase di stallo, ma chi ha dato la fiducia è pronto a trattare per le riforme future. In cambio di un ruolo nell’esecutivo, ovviamente: Siliquini, Polidori e Pionati saranno, con ogni probabilità, sottosegretari. Nucara e Calearo forse otterranno anche qualcosa di più.