Berlusconi nasconde la “cazzata di Monti” tra Pascale e cresta di Balotelli

Pubblicato il 11 Febbraio 2013 - 15:58| Aggiornato il 17 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Tra un Monti e uno spread, Berlusconi si gioca le carte Pascale e Balotelli in campagna elettorale. E così “la mia seconda più grande cazzata“, ovvero aver controfirmato il decreto che nomina Monti senatore a vita, viene buttato lì, quasi per caso, in mezzo a un “sono geloso di Francesca Pascale” e “sono invidioso della cresta di Balotelli”.

Succede che di mattina Berlusconi va su Rai Uno (Unomattina) e se la prende con i mercati e le tasse: “Spread, che ce ne frega”, “Il condono fa pagare le tasse a chi non le paga”, il solito “restituiremo l’Imu” e lo sciopero del canone “visto che Sanremo sembra la Festa dell’Unità“.

Poi il pomeriggio Berlusconi va su Radio Due (Un giorno da pecora) e attacca Monti, ma buttandola in caciara: “La mia più grande cazzata? Entrare in politica”. La seconda? “Controfirmare la nomina di Monti a senatore a vita”.

L’attacco è servito, con tanto di ausilio di parolaccia, ma Berlusconi il mattatore sa come farsi benvolere e sposta l’attenzione su argomenti più “pop”. E allora Francesca Pascale (che, osservavano i maligni, da quando è scomparsa ha lanciato la “rimonta” di Berlusconi) è solo tenuta al chiuso causa gelosia. E allora Mario Balotelli (che, osservavano i maligni, è stato acquistato anche per conquistare l’acquiescenza di parte del popolo milanista) è solo “una cresta da invidiare”: “Mi piacerebbe averla come lui ma mi manca la materia prima”.