Berlusconi condannato avanza nei sondaggi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Agosto 2013 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi condannato avanza nei sondaggi

Berlusconi condannato avanza nei sondaggi

ROMA – Una condanna in Cassazione che vale punti di gradimento nei sondaggi. E’ quanto succede a Silvio Berlusconi che nelle prime rilevazioni post sentenza Mediaset, secondo l’Istituto Swg vedrebbe il proprio gradimento balzare dal 22 al 28%. Con tanto di sorpasso a Beppe Grillo fermo al 23%.

Non tutti i sondaggisti sono d’accordo sull’impatto della sentenza. Di certo, però, secondo le rilevazioni di certo il Pdl, in procinto di ri-diventare Forza Italia non ha perso voti. Scrive il quotidiano Libero:

Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, che invece valuta l’indice di gradimento di Berlusconi fra il 27 e il 30%. Il motivo è presto detto: «Non penso che la sentenza della Cassazione possa incrementare i voti del Pdl, ma potrebbe aumentare una sorta di simpatia per il Cavaliere, che già gode del consenso di un terzo dell’elettorato. Di fatto Pdl e Forza Italia hanno senso solo se lui è in campo». In più, c’è un’incognita, secondo Noto: «Un Berlusconi ai domiciliari, che non potrebbe parlare in un’eventuale campagna elettorale a ottobre, potrebbe far scattare un effetto emotivo nell’elettorato. In quel caso il silenzio del cavaliere sarebbe molto rumoroso. E chissà…».

Secondo Maurizio Pessato, vicepresidente di Swg, la condanna non ha spostato  i numeri elettorali di Berlusconi, con il Pdl che resta in testa alle intenzioni di voto con il 28,3% dei consensi (+1,3%) e il Pd distanziato al 24,7 (+1,2%). A perdere voti è M5s, dato in calo al 18,2% (-1,8%).

Insomma, il centrodestra sarebbe avanti. Scrive ancora Libero:

Sono cifre significative, soprattutto se confrontate con i risultati di altre ricerche, che Alessandro Amadori, numero uno di Coesis Research, valuta anche in termini assoluti, traducendo cioè in 300- 400mila voti in più a vantaggio del Pdl, un aumento dell’1%. A suo dire, è un trend in ascesa, legato «alla strategia che adotterà la Forza Italia 2.0», che «se si configurerà come una formazione di speranza, di progetto, di rilancio del Paese e anche di pacificazione e rasserenamento del clima politico potrebbe ottenere oltre il 30% dei consensi». Un recupero possibile bile perché «potrebbe rientrare buona parte dell’astensione e dei voti che sono andati al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Se invece Forza Italia si posizionerà come un partito di resistenza e di contrapposizione non avrà un grande successo».