Berlusconi senatore: un anno per decadere. E se nel frattempo crisi ed elezioni?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Agosto 2013 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi condannato. Parlamentare: no, si, forse

Berlusconi condannato. Parlamentare: no, si, forse

ROMA – Berlusconi condannato:  quattro anni di pena. E la legge dice che un parlamentare, se condannato a pene superiori ai due anni, decade. Decade, non è più parlamentare, perde la qualifica e il seggio. Legge chiara e netta. Però tra la legge e la sua applicazione ci sono procedure e passaggi. Che possono essere rapidi o dilatarsi. Ci vuole il sì della Camera di appartenenza, nel caso di Berlusconi i,l Senato, con pronunciamento in Commissione e in Aula. Si può fare in pochi mesi ma ci può volere anche un anno. E se in quell’anno c’è una crisi di governo, le camere si sciolgono e si va a votare, Berlusconi cosa è, senatore o decaduto?

Parlamentare: no, sì, forse, quando? E “presentabile” o no alle prossime elezioni? La legge dice di no, ma se le prossime elezioni sono prima della ratifica della legge e della sentenza da parte del Parlamento? La Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva l’imputato Berlusconi per frode fiscale. Tuttavia la pronuncia nell’ultimo grado di giudizio non chiude la partita giudiziaria perché resta da definire l’entità delle pene accessorie (interdizione dai pubblici uffici) e la sua applicabilità corrisponde a una procedura complicata. Va distinta poi la condanna penale dalla decadenza da senatore prevista per legge e il cui iter può dilatarsi temporalmente anche di un anno.

Berlusconi non andrà in carcere. Intanto va subito fugato un dubbio subito emerso dopo la condanna e dopo la precisazione del procuratore capo di Milano per cui la sentenza è immediatamente applicabile: Berlusconi non andrà in carcere.Come è noto, la condanna è a 4 anni, di cui tre indultati. Significa che “in concreto” la pena è di un anno e fino a tre anni nessuno può mandare i carabinieri a casa. A Berlusconi verranno applicate misure alternative che sta a lui scegliere, tra arresti domiciliari e affidamento ai servizi sociali per i quali B. avrà tempo un mese di tempo per farne richiesta a partire dal 15 settembre (dopo le ferie). Anche in caso rifiutasse le misure varrebbe per lui la “doppia sospensiva Bruti” (procuratore della Repubblica di Milano), lo stesso provvedimento utilizzato per esempio nel caso Sallusti. In teoria Berlusconi potrebbe essere arrestato solo se evadesse dai domiciliari, ipotesi remota perché gli saranno concessi i permessi che vorrà.

Decadenza da senatore. Per la legge deve lasciare il Senato ma i tempi possono essere lunghi. In ogni caso è prerogativa del Parlamento decidere sulla decadenza, attraverso la Giunta delle Elezioni e Incandidabilità, presieduta dal senatore Stèfano di Sel, il quale, invero un po’ ottimisticamente, prevede che un pronunciamento definitivo possa arrivare a un mese dalla notifica della Cassazione. Tra l’altro in quella sede l’incandidabilità di B.è un dossier sotto esame dalle scorse elezioni. La legge anti corruzione del 2012, d’altro canto, stabilisce la decadenza dal seggio per chi è condannato a una pena superiore ai 2 anni per un reato fiscale e 4 sono gli anni comminati a B. L’iter però è complicato, come già si vide con il senatore Previti che ingaggiò una battaglia di 9 mesi prima di dimettersi ed evitare l’onta di una cacciata decisa dal Parlamento. Allora, poi, la maggioranza era di centrosinistra.

Quando scatta l’interdizione dai pubblici uffici? E’ necessario attendere che la Cassazione depositi le motivazioni della sentenza. Quindi la Corte d’Appello fisserà la data della prima udienza del nuovo processo.  Udienza che potrebbe essere anche brevissima con una nuova sentenza lampo la quale non potrà superare i tre anni. In teoria potrebbe essere anche si u solo anno cioè corrispondente alla pena effettiva da scontare. Siccome la condanna penale ha superato i tre anni, è verosimile che venga applicato il massimo, appunto tre anni di interdizione dai pubblici uffici.