La mozione di Bocchino sulla Rai: ecco l’occasione per la crisi di governo che l’opposizione sta aspettando

Pubblicato il 7 Novembre 2010 - 19:35 OLTRE 6 MESI FA

Le opposizioni puntano alla mozione di Fli sulla Rai, in calendario alla Camera tra 15 giorni, per parlamentarizzare la crisi, e mandare il governo Berlusconi in minoranza. Scetticismo invece su una mozione di sfiducia, che rimane in campo più come arma per stanare Fini, qualora dovesse continuare il gioco del cerino con il Pdl. Oggi i capigruppo del Pd, di Idv e dell’Udc di Camera e Senato si sono sentiti telefonicamente dopo il discorso di Fini.

La prima cosa, è stato il ragionamento, è capire i passaggi successivi da parte di Fini, nel senso di vedere se effettivamente i ministri di Fli si dimetteranno e cosa succederà dopo, se cioè continuerà il gioco del cerino. Quello che va evitato è un atto parlamentare che ottenga l’effetto opposto, cioè che spinga Fli tra le braccia di Berlusconi. Una mozione di sfiducia promossa dal centrosinistra potrebbe avere questo risultato. Nel senso che è difficile pensare che i finiani votino una mozione promossa dal centrosinistra. Ed è per questo che le opposizioni puntano ad altri atti parlamentari per mandare in minoranza il governo e fare esplodere la crisi. Il primo, se non succederà nulla nel frattempo, sarà la mozione di Italo Bocchino sulla Rai e la libertà di informazione, in calendario a Montecitorio da lunedi’ 22 novembre: Udc, Pd e Idv potrebbero sostenerla.

Nella stessa settimana si voterà la mozione Bersani sul fisco con una richiesta al governo di fare la riforma con uno spostamento del carico dal lavoro e dall’impresa alla rendita e all’evasione. Fli verrà corteggiata su questo documento, così come su quello di Idv di censura verso il ministro Calderoli, reo di aver abrogato le norme che vietano l’associazione armata, in modo da salvare le camice verdi.