Berlusconi e la svolta moderata: “Elettori di sinistra senza cervello”. Nel 2006 erano “coglioni”…

Pubblicato il 25 Maggio 2011 - 20:23 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

ROMA – Doveva essere svolta moderata e tale è stata: in effetti il lessico berlusconiano ha fatto un passo avanti. Nel 2006 gli elettori di sinistra erano “coglioni”, oggi invece sono “senza cervello”. Berlusconi torna in tv e non per un monologo stavolta, ma nello studio di Bruno Vespa, dove almeno la par condicio è rispettata. Il ritorno doveva segnare un recupero di toni più morbidi verso l’opposizione, il rassicurante Vespa faceva ben sperare. E invece no: gli elettori di De Magistris? Senza cervello. Pisapia? Non ha mai amministrato nemmeno un’edicola. La sconfitta della Moratti? Tutta colpa dei media, e così via.

Era il 2006 quando tuonava in campagna elettorale: “Quelli che votano sinistra sono coglioni“. Oggi però siamo in piena svolta moderata, basta toni accesi. La sostanza è la stessa ma la forma rinnovata grazie all’eufemismo “senza cervello“. ”Non credo che ci sia una persona con la testa sulle spalle che possa votare per il signor De Magistris; uno che vota per il signor del De Magistris vada a casa, si guardi nello specchio e dica sono un uomo o una donna senza cervello”. Il candidato sindaco dell’Idv per Napoli viene particolarmente preso di mira dal premier: “De Magistris appartiene al partito di Di Pietro che era fondamentale nella giunta regionale e in quella comunale da cui non si  è mai dissociato. Non è il nuovo che avanza ma il vecchio che ritorna. Se dovesse vincere ci sarebbero 17 consiglieri dell’Idv e 11 dell’estrema sinistra e io credo che si vada dalla padella alla brace, sarebbe una follia pura. Mi viene in mente un film di Rosi ‘Le mani sulla città’ ma in questo caso sarebbero ‘le manette sulla città”.

”La Moratti e Lettieri sono persone che hanno gestito aziende, sono capaci di prendere delle decisioni, mentre gli altri sono amministratori improvvisati. Io credo che Pisapia e De Magistris non riusciranno a vincere, se a Milano e Napoli la gente andrà a votare senza lasciare a casa il cervello”.

Il conduttore chiede: ma non è che la sconfitta sia stata dettata da quelle innumerevoli bordate contro i pm? ”Non è vero che io ho continuato a dire la magistratura, la magistratura…”, la risposta di Berlusconi. ”Dedicavo alle procure della Repubblica – ha proseguito il premier – al massimo tre o 4 minuti per ogni comizio erano i giornali e i tg a dare spazio” solo a queste cose.

Poi, gli attacchi: sinistra e media i principali obiettivi. ”Contro di noi c’è un blocco mediatico terrificante: i grandi giornali, a partire dal Corriere della Sera, le tv private Sky e La7, e la Rai pagata con i nostri soldi, stanno tutti con la sinistra”. ”Prima del voto – prosegue – ho visto un servizio terrificante di Annozero, in cui c’erano donne che piangevano perché non c’erano gli asili nido, nonne che non avevano la casa popolare. Di fronte a questa mistificazione, può darsi che le persone non vicine alla politica siano state attratte dal nuovo, pensando che ‘scopa nuova scopa bene”’. E poi: ”Abbiamo la sinistra più impresentabile del mondo, vanno da Vendola a Grillo, passando per Di Pietro e si mettono insieme per raggiungere il potere, ma si divideranno alla prima decisione da prendere”. Pisapia ”in Parlamento ha fatto solo leggi a tutela dei terroristi, o per l’eutanasia”.

Poi passando allo scenario politico nazionale ha detto: ”Vorrei rassicurare tutti sul fatto che l’alleanza tra Pdl e Lega rimane l’unica alternativa e l’unica alleanza di governo possibile” e ”vorrei assicurare tutti che il governo è forte di una maggioranza che lo sostiene e che porterà a termine la legislatura, facendo le riforme che sono indispensabili: non c’è nessuna possibilità che ci siano altre soluzioni di governo”.

Infine ha minimizzato il caso dei ministeri al Nord: ”Tutto si è chiuso, anche qui è stata data visibilità per creare un caso che non c’è. Che cosa vuol dire portare un dipartimento di un ministero in provincia di Monza, Napoli o Caserta? Vuol dire aprire un ufficio di rappresentanza come quelli che già ci sono. E’ stato fatto uno scandalo sul nulla, è normale che la Lega cerchi di favorire il nord dove ha le sue radici, mi sembra una cosa naturale”.

Nel pomeriggio Berlusconi, nell’ufficio di presidenza del Pdl, aveva affrontato il tema delle tasse: sono passati 10 anni dal fortunatissimo slogan “Meno tasse per tutti” eppure non si riesce a toccarle. Il premier ha ribadito la necessità di una riforma del Fisco, parola magica in campagna elettorale, ma sono mesi che Tremonti non apre su questo versante, e come potrebbe visto che per tagliare il debito pubblico del 3% annuo (parametri chiesti dalla Ue) è necessaria una manovra da 46 miliardi all’anno?

Il premier da Vespa non ha perso occasione per fare battute e quale migliore appiglio se non il caso Ruby? ”Il presidente Mubarak è stato trattato in modo indecente. Adesso telefonerò al nuovo governo egiziano e ne chiederò la scarcerazione assumendo che è lo zio di Ruby”. Ancora: ”Sono una persona che soccorre le persone in pericolo… Lo farei anche per Rosy Bindi…”.

E sulle inchieste: ”Lei si immagina un capo del governo che deve subire l’umiliazione come imputato quando invece dovrebbe difendere il Paese al massimo del suo prestigio. Non succede in nessun Paese civile”. A un giornalista che gli fa notare che lui è anche un cittadino, il Cavaliere risponde: ”Secondo lei è normale per un cittadino avere 24 accuse infondate? Io vado in tribunale e quando sono lì penso di assistere a cose paradossali, e mi domando in che modo sia amministrata la giustizia”.