Berlusconi: “Siamo al 40%”. E scarica Maroni dal “suo” governo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Gennaio 2018 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA
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Berlusconi: “Siamo al 40%”. E scarica Maroni dal “suo” governo

ROMA – “Il centrodestra, trainato da Forza Italia, è in continua crescita. Stiamo raggiungendo quota 40% che dovrebbe garantire la maggioranza assoluta in Parlamento. Però mancano due mesi alle elezioni. Abbiamo ampi margini di crescita. Punto al 45% di coalizione. Lo dice Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, in una intervista a Circo Massimo su Radio Capital, aggiungendo che Maroni, dopo aver rinunciato a ricandidarsi in Lombardia, “non avrà ruoli di Governo”.

Berlusconi ha parlato di tanti altri argomenti . Sul candidato in Lombardia ha detto che non è ancora fatta: “Non c’è nessuna resa” alla Lega sulla candidatura di Attilio Fontana al posto di Roberto Maroni, “nelle coalizioni non si combatte si dialoga”. “Per la Lombardia stiamo valutando la proposta della Lega dell’avvocato Attilio Fontana – aggiunge – Da Sindaco di Varese si è dimostrato un amministratore valido e apprezzato. Stiamo attendendo i sondaggi sul confronto tra Gori/Fontana o Gelmini/Gori“.

Su Maroni. “Nessun accordo segreto con Maroni – aggiunge il leader azzurro – Se motivi personali lo spingono a scegliere di non ricandidarsi in Lombardia è impensabile si possano ipotizzare per lui ruoli politici e tantomeno impegni di governo”. Berlusconi ha poi spiegato: “Il mio candidato premier non lo posso dire adesso ma assicuro che è un super candidato”.

Su M5S. “I Cinque Stelle non hanno mai amministrato neppure un condominio, e i risultati si vedono, quando – come avviene a Roma – hanno delle responsabilità di gestione. Il collasso vero e proprio della nostra capitale è l’emblema di quello che succederebbe se governassero in Italia. I Cinque Stelle non hanno alcuna esperienza né competenza, la gran parte di loro non sa cosa significhi lavorare, ma neppure cosa significa governare”. E ha aggiunto: “I grillini assegnerebbero responsabilità di governo a magistrati che sono i portabandiera del peggiore giustizialismo e dell’uso politico della giustizia. Insomma, c’è da aver davvero paura. Ma noi li fermeremo”.

No a larghe intese. “Siamo assolutamente contro le larghe intese. Finché non ci sarà una maggioranza in grado di esprimere un nuovo governo, ovviamente andrà avanti il Governo Gentiloni. E’ una semplice constatazione tecnica, non un giudizio politico. Il problema non si porrà. Avremo la maggioranza noi”.