Berlusconi, Enrico Letta al Pdl: “Non accetto ultimatum”. Poi va da Napolitano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2013 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi, Enrico Letta al Pdl: "Non accetto ricatti né ultimatum"

Enrico Letta (Foto Lapresse)

ROMA – Enrico Letta prima gela il Pdl: “Non accetto ricatti, né sono ammissibili ultimatum”. Poi va a riferire al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è concluso con un nulla di fatto il vertice con Angelino Alfano, mandato da Silvio Berlusconi a dettare le proprie condizioni per non far cadere il governo: il Pd deve votare contro la decadenza da senatore per il leader Pdl.

Letta non ci sta.

“È sbagliato sovrapporre due livelli che sono differenti e tali devono restare. Una cosa è l’agenda del Paese, le misure che dobbiamo approvare, il piano politico dell’azione dell’esecutivo, un’altra sono gli atti interni del Senato, la giunta si dovrà esprimere in base ad un’analisi giuridica, non politica, dunque i due piani sono distinti”.

L’antifona viene ribadita in una nota da Davide Zoggia, responsabile organizzativo del Pd:

“Il Pd non accetterà ricatti e la responsabilità di far saltare eventualmente il governo per la vicenda di Silvio Berlusconi sarebbe del Pdl. Bisogna rimettere la realtà con i piedi per terra. Lo dico con chiarezza ai colleghi del Pdl che invito ad assumersi le proprie responsabilità e a smetterla con il tentativo di scaricare sul Pd i problemi che riguardano il loro partito”.