Berlusconi, Epifani dopo la decadenza: “Pd non ha paura di nessuno”

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2013 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA
Guglielmo Epifani

Guglielmo Epifani

ROMA – Dopo l’appello di Matteo Renzi al Pd, per un governo più incisivo, ecco il segretario Guglielmo Epifani che dopo la decadenza di Berlusconi dice: “Noi non abbiamo paura di nessuno”.

“Campagna elettorale? Berlusconi ci ha abituati a farla in maniera permanente, anche quando stava al governo – ha detto Epifani -. Noi a primavera abbiamo cinquemila Comuni che votano, a maggio abbiamo le europee, quindi in qualche misura una campagna elettorale già c’è. Se invece pensiamo alla possibilità di votare in primavera, io non la voglio e la escluderei”.

“Noi – ha aggiunto – non abbiamo paura di nessuno, rispettiamo tutti, ma non abbiamo paura di nessuno. Restiamo la più grande forza politica del paese, abbiamo vinto tutte le amministrative. Il punto vero è che noi oggi ci carichiamo di una responsabilità ancora più grande alla guida del paese, e abbiamo all’opposizione da una parte il Movimento Cinque Stelle e dall’altra la nuova Forza Italia, e questo rende più insidioso il terreno. Dobbiamo saper rispondere alzando la qualità dell’azione di governo. La nuova situazione richiede una ridefinizione dell’agenda di temi e di cose da affrontare. Le sfide saranno molto più impegnative, su questo ci giochiamo l’efficacia dell’azione di governo”.

“Con tutti i suoi limiti la legge di stabilità sarà approvata entro la fine dell’anno. Il riordino dell’agenda politica deve prevedere un intervento più forte su occupazione e sul rilancio degli investimenti. Terzo punto, bisogna che il governo faccia propria una linea nei confronti dell’Europa che da un lato porti a chiedere più Europa e dall’altro a chiedere un cambiamento delle politiche fiscali ed economiche europee”, ha sottolineato. “Da qui davvero avremo un’insidia nella prossima campagna elettorale, perché è facile fare populismo e dare tutta la colpa all’Euro e all’Europa e nascondere le proprie colpe e le proprie responsabilità, cosa che una parte del nostro sistema politico è bravissima a fare da sempre”, ha concluso.