Berlusconi feticcio voodoo: bambola infilzata per il presidente

Pubblicato il 4 Dicembre 2009 - 13:55 OLTRE 6 MESI FA

Nell’ottobre del 2008 era Nicolas Sarkozy, o almeno il suo feticcio di pezza, a essere infilzato di spilloni, adesso è toccato al presidente del Consiglio italiano. A proporre la bambola voodoo in versione “Silvio Berlusconi Augusto Imperatore” è il sito www.scacciapensierivudu.it che vende a un ipotetico e «simpatico antiberlusconiano» i mezzi per «rifare la Storia».

Alla modica cifra di 13,95 euro si possono acquistare direttamente online il pupazzetto di gommapiuma, gli spilloni appositi per accanirsi e un libro di satira: per avere tutto comodamente a casa basta scrivere un’email.

«Questa bambolina Vudu deve essere adoperata con cura e solo seguendo un particolare rito propiziatorio. La bambola, dotata di spilloni da utilizzare a piacimento del fruitore, viene dal futuro: è il mezzo di magia nera con cui i maledetti comunisti hanno abbattuto nel 2021 l’impero di Silvio Berlusconi. Era l’unico modo, d’altronde. Affinché l’incantesimo funzioni è consigliato dotarsi dell’apposito libretto nella scatola e leggerlo ad alta voce (non è necessario essere iscritti al Pd, ma aiuta)», si legge sul sito.

Il corpo del feticcio dedicato a Mister B. è disseminato delle sue frasi celebri, o presunte tali: sul petto campeggia «Ho insegnato al Milan come si gioca a calcio», mentre sullo stomaco c’è scritto «La nostra popolarità è al 72%», fino ad arrivare al pube dove si legge «Quello che faccio mi fa schifo».

Per quanto riguarda il libretto si precisa: «È, in realtà, il diario segreto di un noto accademico e racconta con particolari agghiaccianti ed inediti le vicende della caduta di Silvio: il tradimento di Mara Carfagna, di Maria Stella Gelmini, dei fedelissimi di Striscia la notizia che passarono con D’Alema (tranne il Gabibbo) e di Sandro Bondi alleato con Vladimir Luxuria; il ritorno di Patrizia D’Addario; la crocefissione di Emilio Fede alle antenne di Cologno Monzese; il cambiamento di gusti sessuali di Bossi; il suicidio di Michele Apicella sotto una pressa di Pomigliano d’Arco; la fuga in Svizzera travestito da fantino di Vittorio Feltri; la soppressione di La Russa e Gasparri che si dà al cinema nei ruoli che furono di Marty Felmann; la nomina a vice-Papa del principale cospiratore Gianni Letta».

Dietro l’invenzione del rito anti-premier si nasconde l’imprenditore Marco D’Arrigo: «La mia è solo una operazione commerciale. Io non mi annovero tra coloro che odiano Berlusconi. Anzi, io tifo, e voto, per il cavaliere. Lui che è un imprenditore di grandissimo successo e persona di spirito, sono certo apprezzerà la mia intraprendenza commerciale. Già ieri è stata spedita, in omaggio, a palazzo Chigi – afferma D’Arrigo -, una confezione contentente la bambolina del premier, e sarebbe divertente che ne avessero una copia tutti i parlamentari. Io lo vedo come un modo per esorcizzare i continui attacchi che Berlusconi riceve. In un momento di crisi economica come questo, occorre aguzzare l’ingegno e io ho solo cercato un’idea fuori dal comune».