Berlusconi e il novo patto con i moderati per la fiducia in Senato: la cronaca del discorso

Pubblicato il 13 Dicembre 2010 - 08:57 OLTRE 6 MESI FA

Il premier Silvio Berlusconi parla al Senato in occasione del voto di fiducia previsto per domani 14 dicembre, in concomitanza con quello di sfiducia alla Camera. ”Sono sereno, ottimista e fiducioso come sempre. Il parlamento confermi la volontà degli italiani”, ha detto Berlusconi dopo il consiglio dei ministri tenutosi poco prima di entrare al Senato. La sorte dell’esecutivo è appesa a un pugno di voti. Decideranno un drappello di indecisi (Scilipoti, Calearo, Catone) e le eventuali assenze. Incognita sulle colombe finiane, che hanno tentato una mediazione in extremis senza successo.

Ore 09.46 – ”Un ottimo discorso, equilibrato, uno dei migliori che ha fatto. Non so se ha convinto gli indecisi ma penso che il Governo avra’ la fiducia anche alla Camera”. Cosi’ il ministro Umberto Bossi ha commentato, uscendo dall’aula del Senato, l’intervento con cui il premier Silvio Berlusconi ha chiesto la fiducia al Governo. ”Con un voto in piu’ non si governa e se non si puo’ governare fatalmente bisogna votare”. Cosi’ Umberto Bossi risponde, lasciando l’aula del Senato dopo l’intervento del premier Silvio Berlusconi, ai giornalisti che gli chiedono se il governo puo’ andare avanti anche nel caso in cui otterra’ una fiducia risicata.

Ore 09.45 – ”Lavoreremo per rafforzare la squadra di governo’. Lo ha detto nel passaggio conclusivo del suo intervento al Senato, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi dicendosi ”convinto che alla fine la ragionevolezza e la responsabilita’ vinceranno sull’irragionevolezza e l’irresponsabilita”’ e che ”il bene comune vince sempre sugli egoismi. Per questo – ha concluso – penso che andremo avanti”. ”Il popolo dei moderati ci chiede di unirci per il bene dell’ Italia. Garantire oggi la stabilita’ e’ condizione necessaria per mettere al sicuro gli interessi del paese”, ha detto il presidente del Consiglio nel suo intervento al Senato chiarendo che alla fini sara’ il ”popolo sovrano” a valutare ”meriti e responsabilità”.

Ore 09.42 – Bisogna ”ricomporre l’alleanza di tutte le forze moderate che oggi ritroviamo, oltre che nella Lega, nel Fli e nell’Udc: l’unita’ dei moderati italiani e ‘ frutto piu’ prezioso di questa fase” oltre che ”un patrimonio inestimabile e nessuno puo’ essere cosi’ responsabile da distruggerlo volontariamente”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo intervento in Senato.

Ore 09.41 – Berlusconi propone un patto ai moderati: “Se avreno la fiducia lavoreremo per aprire le porte a chi si richiama alla tradizione del partito popolare europeo”. “Riformare ma salvaguardando il bipolarismo” dice Berlusconi a proposito della legge elettorale.

Ore 09.36 – Silvio Berlusconi dice alla ”sfiducia” al governo e no alla ”divisione” del tavolo dei moderati. Non si puo’ venir meno al mandato degli elettori, ha aggiunto parlando al Senato in apertura del dibattito sulle comunicazioni del governo. Il presidente del Consiglio quando parla dell’approvazione del federalismo fiscale, appoggia la mano destra sulla spalla di Umberto Bossi che gli siede accanto ed il leader della Lega sorride ed annuisce mentre dai banchi del centrodestra parte un applauso. Nessun applauso invece dai senatori finiani e dai banchi dell’opposizione.

Ore 09.35 – “Terremo conto delle proposte del Partito liberale, a cominciare dalle privatizzazioni”. Lo afferma in aula al Senato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Alla Camera Paolo Guzzanti rappresenta il Pli.

Ore 09.32 – ”Il voto di fiducia aprira’ una fase politica nuova” e ”consentira’ di completare le cinque azioni strategiche” messe a punto dal governo. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo intervento in Senato. “Non tradire il mandato del governo, meglio le elezioni”.

Ore 09.31 – Tocca all’Università. “La sinistra alimenta le proteste contro una rifoma che non premie gli insegnanti e gli studenti” dice Berlusconi

Ore 09.30 – Grazie alle politiche messe in campo dal governo, l’Italia ”ha acquisito reputazione e credibilita’ sui mercati”. E’ uno dei passaggi del discorso che il premier Silvio Berlusconi sta pronunciando a Palazzo Madama. ”L’Italia non e’ piu’ parte dei problemi dell’economia europea – ha sottolineato il presidente del Consiglio – ma parte della soluzione di questi problemi”. ”Ora, con la franchezza di sempre, chiedo a voi di riflettere in piena liberta’ di coscienza su quale speciale genere di follia politica che sarebbe ora l’apertura di una crisi senza una possibile prevedibile soluzione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo intervento in Senato. Il premier ha anche chiesto una prova di responsabilita’ da parte dei parlamentari.

Ore 09.26 – Berlusconi si rivolge a Fli: “Nessuno può aver dimenticato la strada fatta insieme e nessuno di voi vuol gettera via frettolosamente quello che abbiamo costruito insieme. Sapete che il governo non ha tradito il mandato del popolo”. “E’ possibile la critica ma la sfiducia al governo no”. Lungo applauso dai banchi del Pdl. “Non si può tradire il mandato ricevuto dagli elettori e allearsi con la sinistra”

Ore 09.23 – “Abbiamo il terzo debito pubblico del mondo (ereditato dai governi del compromesso storico), non abbiamo la terza economia del mondo, ma ci protegge l’alto tasso di risparmio privato” continua il premier. E’ “difficile”, dice Berlusconi, non considerare quanto siano “pretestuose, generiche e qualunquiste le critiche” di chi vuole delegittimare l’azione del governo. “Aprire una crisi sarebbe una follia politica” prosegue il premier.

Ore 09.21 – “Vana la speranza di azzerare i risultati delle elezioni”. ”Non riesco a comprendere quale spirito animi chi vuole aprire tutti i costi una crisi al buio. A chi serve una crisi al buio? A cosa mira chi la pretende? Forse spera nel doppio risultato che dalla paralisi nasca un ribaltone?”. Lo ha chiesto nel corso del suo intervento in Senato, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sottolineando che chi insegue questo obiettivo si illude perche’ ”e’ una vana speranza”. ”Nessuno – ha aggiunto il premier – deve agire come se la nostra democrazia possa essere ridotta a teatro di inconcludenti velleita”’.

Ore 09.19 – “Non riesco a capire che spirito anima chi vuole aprire a tutti i costi una crisi al buio che porta ad una spirale negativa per l’Italia – dice Berlusconi – Non servono personalismi”

Ore 09.16 – ”Gran parte dei cittadini non vuole che le decisioni possano essere prese con logiche a loro estranee. Se il governo ha mal operato deve essere il popolo a decidere”. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi nel suo intervento al Senato.

Ore 09.14 – ”Abbiamo bisogno di continuita’ operativa e di una cooperazione politica ampia: abbiamo bisogno di tutto tranne che di una crisi al buio senza che ci siano alternative valide”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo intervento in Senato.

Ore 09.11 – Berlusconi: “Il popolo decide se il governo deve lasciare. Se questo principio viene violato si tradisce lo spirito della Costituzione”.

Ore 09.07 – Berlusconi comincia a parlare accolto da un lunghissimo applauso. “No ad una crisi al buio” ha esordito il premier. L’Aula si presenta al gran completo. Sui banchi del governo sono presenti tutti i i ministri. Il leader della Lega Umberto Bossi e il ministro della Giustizia Angelino Alfano siedono accanto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Ore 08.55 – ”Oggi è il giorno in cui si vede confermare che il Parlamento rispetterà la volontà degli italiani”. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, arrivando a Palazzo Madama e rispondendo a chi gli chiede se oggi per lui sia una lunga giornata.

Ore 08.53 – Il leader della Lega Umberto Bossi arrivando a Palazzo Madama, si dice fiducioso sull’esito della due giorni parlamentare.

Ore 08.50 – “Oggi è un giorno lungo, sì. E’ il giorno in cui si dovrà confermare che il Parlamento rispetta la volontà degli italiani”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, alle telecamere, al suo arrivo al Senato.

Ore 08.45 – Il comunicato del Consiglio dei Ministri – Il Consiglio dei Ministri, appositamente convocato presso il Senato della Repubblica, alle ore 8,30, sotto la presidenza del Presidente Silvio Berlusconi, segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza Gianni Letta, ha espresso il proprio assenso a porre la questione di fiducia sulle dichiarazioni che il Presidente Berlusconi rendera’, immediatamente dopo, all’Assemblea del Senato e, successivamente, alla Camera dei Deputati. In ragione dell’imminente scadenza dei termini per la relativa approvazione, il Consiglio ha poi definitivamente varato, su proposta del Ministro Roberto Calderoli, tre provvedimenti che completano l’imponente operazione di revisione normativa dell’ordinamento intrapresa dal Governo per eliminare, dal 16 dicembre prossimo, un ingente numero di atti normativi e regolamentari ritenuti sostanzialmente superati. Sono stati altresi’ approvati: – un decreto legislativo che modifica alcuni aspetti della normativa di recepimento della direttiva europea 2008/48 (decreto legislativo n. 141 del 2010) in materia di contratti di credito ai consumatori; – uno schema di decreto legislativo che integra la normativa di recepimento della direttiva europea 2006/66 (decreto legislativo n.188 del 2008), in materia di mercato, raccolta e riciclaggio di pile ed accumulatori e che recepisce la direttiva 2008/103. La seduta ha avuto termine alle ore 8,45.