Berlusconi: “Fini faccia un passo indietro o è scissione, il governo va avanti comunque”

Pubblicato il 16 Aprile 2010 - 19:53 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi invita Gianfranco Fini a fare un passo indietro. Il giorno dopo la rottura tra premier e presidente della Camera in una conferenza stampa successiva all’ufficio di presidenza del Pdl Berlusconi rivolge a Fini  l’invito “a superare qualsiasi incomprensione”.

La pace, insomma sembra ancora lontana anche se, almeno per il momento, la stabilità dell’esecutivo non pare in pericolo. Berlusconi, infatti, ha detto che “anche in presenza dei gruppi di Fini il governo va avanti”. In ogni caso, ha aggiunto il premier precisando che la sua è una posizione condivisa da tutto il Consiglio dei ministri: “In caso di gruppi autonomi siamo davanti ad una scissione del partito”

Il partito di Bossi, secondo Berlusconi, non è un problema. “Con la Lega – ha spiegato il presidente del Consiglio – abbiamo un’alleanza robusta, solida e stabile. La Lega è portatrice di esigenze tal volta del Nord ma non c’è mai stato in Consiglio dei ministri un solo argomento di distanza fra il Pdl e la Lega”.

Dall’appello rivolto a Fini, ha detto ancora Berlusconi, “mi aspetto una risposta positiva a questo invito rivolto a Fini anche perché è un invito rivolto all’unanimità”. Il premier ha quindi aggiunto di ritenere incompatibile il ruolo di presidente della Camera con con quello di capo di un gruppo parlamentare. Un modo più soft per invitare nuovamente Fini alle dimissioni in caso di mancato rientro della rottura.

Per il Pdl, in ogni caso, si profila un periodo di lavoro intenso. Spiega Berlusconi: “Abbiamo stabilito di tenere l’Ufficio di presidenza ogni settimana, ogni 15 giorni la Direzione e pensiamo di fare tra un anno, al massimo un anno e mezzo, il congresso del partito”.

Concludendo la conferenza stampa il presidente del Consiglio ha detto: “Il voto anticipato è un’eventualità che vogliamo scongiurare”. Così come “da scongiurare” è anche l’ipotesi della scissione con la creazione di gruppi autonomi da parte di Gianfranco Fini. Ma, stavolta, la situazione pare davvero appesa a un filo.