Berlusconi smentisce Ghedini: “Non compro la villa di Lampedusa, è demaniale”

Pubblicato il 7 Aprile 2011 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

Berlusconi a Lampedusa (Foto LaPresse)

ROMA – Cala il sipario sul giallo dell’acquisto della villa ‘due palme’ a Lampedusa da parte del premier Silvio Berlusconi, che, come ha fatto sapere informalmente, non può entrare in possesso dell’immobile perché, in parte, costruita su terreno ‘demaniale’.

”Ho scoperto dopo verifiche che la villa è su terreno demaniale quindi appartiene a tutti noi, ne cercherò un’altra” ha detto il premier nel corso della cabina di regia con le regioni sull’emergenza immigrazione.

Una sortita che certo ha preso in contropiede l’avvocato-parlamentare Niccolo’ Ghedini, che poco prima aveva preso carta e penna per assicurare che il premier ”ha comprato la villa” volendo così smentire Paolo Mieli che ieri sera a Ballarò aveva detto di sapere per certo (”conosco il proprietario della villa”), che Berlusconi aveva detto una ”bugia” a proposito dell’acquisto.

Parole ”destituite di ogni fondamento e palesemente erronee”, lo ha bacchettato Ghedini che ha tenuto a sottolineare come la trattativa per la compravendita era ormai alle battute finali. Poi peròla doccia fredda dell’annuncio del Cavaliere che potrebbe aver aver spiazzato anche i proprietari della villa che solo ieri avevano riferito che la trattativa stava andando avanti e che aveva solo bisogno del suo tempo come tutte le operazioni del genere: ”Gli avvocati stanno facendo la loro parte e noi aspettiamo il buon esito della trattativa”, aveva detto poche ore fa Caterina De Stefani una delle proprietarie.

E dire che già il giorno dopo l’annuncio fatto da Berlusconi a Lampedusa il 30 marzo (‘ho comprato su Internet una villa qui a Lampedusa e cosi’ divento lampedusano’), il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, aveva in qualche modo svelato la trama del giallo: ”Ho la sensazione – aveva detto – che Berlusconi la casa a Lampedusa non l’abbia comprata veramente”.

E questo perché – ha spiegato – ”quando siamo tornati a Roma in aereo e siamo passati sopra l’ormai famosa villa due palme il premier si e’ meravigliato che fosse a 50 metri dall’aeroporto, esclamando ‘ma non lo so’. Potrebbe essere che temendo di sentire il rumore dei velivoli abbia cambiato idea”.

Salta così l’affare per Berlusconi (o per i proprietari della villa); di certo però  il battage pubblicitario ha funzionato. Almeno stando all’agenzia immobiliare Vulcano Consult Alfredo Gennaro D’Agata (che ha il mandato per la vendita): ”Abbiamo ricevuto almeno 30-40 manifestazioni di interesse non solo da parte di italiani ma da potenziali acquirenti di tutto il mondo, dalla Russia agli Stati Uniti”.

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