Pdl a Nitto Palma e Napolitano: “Pm contro Costituzione, intervenite”

Pubblicato il 6 Ottobre 2011 - 17:51 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il Pdl si muove a difesa di Silvio Berlusconi e chiede al ministro della Giustizia, al Csm e a Napolitano provvedimenti contro i giudici che indagano sul premier perché hanno “violato la Costituzione”. I capigruppo di Camera e Senato del Pdl, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri hanno fatto un’interrogazione a Nitto Palma perché intervenga contro le procure di Milano, Napoli e Bari, che indagano a vario titolo su Silvio Berlusconi e che “hanno violato la Costituzione”.

Gasparri e Cicchitto sostengono che ”una lesione grave e continuativa del diritto di difesa costituzionalmente sancito” è stata commessa ai danni del premier dalle procure di Milano, Napoli e Bari. I due esponenti del Pdl, a nome di tutto il partito, chiedono dunque al ministro della Giustizia Nitto Palma una ”urgente adozione di ogni iniziativa di sua competenza”.

Gasparri aggiunge: ”Dal ministro della Giustizia ci aspettiamo una verifica rigorosa dei fatti denunciati. Poi sara’ lui a decidere se attivare o meno iniziative. Il nostro vuole essere un richiamo anche al Csm e ci appelliamo anche al presidente della Repubblica”.

Gasparri parlando delle “violazioni” cita i processi Mills, Mediaset, Ruby, i casi Lavitola-Tarantini e quello di Alfonso Papa. ”Ci auguriamo – aggiungono Gasparri e Quagliariello – che tutte le istituzioni, anche le massime, possano osservare le nostre valutazioni, ma senza nulla chiedere”. Il vicecapogruppo vicario Gaetano Quagliariello, in particolare sottolinea che si tratta di ”violazioni che non riguardano solo la cosiddetta casta ma tutti i cittadini dal presidente del Consiglio, ora nel mirino, all’ ultimo dei cittadini”. ”Sono questioni – ricorda Quagliariello – che investono lo Stato di diritto e sono state sollevate dalle Camere penali e dagli avvocati”. ”Nell’interrogazione, che fa da apripista per altre eventuali iniziative, si evidenziano – spiega Quagliariello – una serie di precise ed evidenti violazioni di legge che confluiscono tutte verso un affievolimento del diritto di difesa sancito dalla Costituzione”.