Berlusconi: “Inchiesta Trani grave segno di libertà mutilata”
“La vicenda della procura che controlla il presidente del Consiglio che parla al telefono è segno di una libertà mutilata e offesa”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al tg Studio Aperto su Italia 1.
“Ci sono magistrati – aggiunge il premier – che spendono denaro per costose intercettazione a tappeto per ipotesi di reato su ciò che il presidente del Consiglio dice sia in privato sia in pubblico”.
“Certamente le continue e reiterate azioni di certa magistratura nei confronti di una istituzione dello Stato come il presidente del Consiglio finiscono per sottrarre molto tempo all’impegno e al ruolo di governo. E c’é da chiedersi se una delle finalità di tali azioni non sia proprio quella di impedire di lavorare al presidente del Consiglio”. Ha continuato il premier.
“Anche questi ultimi accadimenti, che si aggiungono a tutti gli altri processi fondati sul nulla – aggiunge Berlusconi – confermano l’esigenza di una riforma radicale della giustizia ormai indirizzata a fini di lotta politica da parte di una certa magistratura”.
“Oltre ad insultare e demonizzare l’avversario la sinistra cerca di seminare il dubbio dell’astensione per spingere i moderati a non votare” – ha proseguito Berlusconi – Gli italiani hanno capito da un pezzo il gioco della sinistra che è sempre più scoperto e sempre più pericoloso. Sono sicuro che tutti i moderati e i riformisti reagiranno a questa tendenza e andranno in massa alle urne per difendere legalità e democrazia”.
“Andremo in piazza: non lo facciamo mai, ma a Roma dicono ‘quando ci vuole ci vuole’. Lo faremo per reclamare il nostro diritto al voto anche a Roma e per difendere la nostra libertà di parlare al telefono e di non essere spiati”, ha concluso Berlusconi.