Berlusconi: “Auspico le riforme o dovremo trattare con Grillo e Casini”

Pubblicato il 10 Maggio 2012 - 20:54 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi (Lapresse)

ROMA –  L’ex premier Silvio Berlusconi si riscopre riformista. “Mi sono dimesso perché mi è stata offerta la possibilità di sedermi insieme all’opposizione per fare le riforme e modificare l’architettura costituzionale”. Lo ha affermato nel corso della consegna del premio Guido Carli, ricordando come nell’attuale Costituzione il ”premier non ha nessun potere”. E cita la lungaggine dell’iter delle leggi in Parlamento dove, “bisogna trovare l’accordo con i piccoli partiti come il 5% di Grillo, il 4% di Casini, il 2% dell’Idv e il 9% di Bossi, che agiscono non per l’interesse comune ma guardando spesso al proprio interesse particolare che coincide con l’interesse dei propri leader”.

”La Corte Costituzionale – ha detto –  che dovrebbe essere un organo di garanzia e invece un organo politico perché tre successivi presidenti della Repubblica hanno nominato giudici che appartengono alla sinistra. Undici di loro sono del centrosinistra mentre 4 sono di area di centrodestra”.

Quanto alle riforme, ha spiegato: “Una volta che un provvedimento viene approvato va su al Quirinale dove ci sono dei tecnici che hanno delle lenti di ingrandimento e di solito trovano profili di incostituzionalità”.

E aggiunge: “Auspico che si trovi un accordo al tavolo dell’opposizione”. L’ex premier fa riferimento all’ipotesi che si arrivi ”alla possibilita’ che il Presidente del Consiglio abbia il potere di chiedere lo scioglimento delle Camere”.