Berlusconi sugli immigrati: “Poveri cristi in fuga da Paesi senza libertà”. Chi lo spiega a Bossi?

Pubblicato il 30 Marzo 2011 - 00:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si e’ detto molto preoccupato per la situazione che si e’ creata sull’isola di Lampedusa ma ha anche assicurato che da parte del governo non manchera’ l’impegno per risolvere al piu’ presto l’emergenza.

Il premier ha espresso le sue preoccupazioni  corso del vertice di martedì sera a Palazzo Grazioli. Secondo quanto riferito da alcuni partecipanti Berlusconi ha ricordato di essere stato a Lampedusa da giovane e – avrebbe detto – la ricordo come una delle isole più  belle del mediterraneo. Ora, è  l’impegno, deve tornare al più presto al suo splendore.

Dal premier un pensiero anche agli immigrati, pensiero che stride decisamente col “fora dai ball” di Umberto Bossi. ”Sono poveri cristi – ha detto Berlusconi – la loro è una fuga da un mondo senza libertà, democrazia e benessere. E’ proprio ciò che vanno cercando da noi”.

Il premier ha chiesto ai ministri il massimo impegno di fronte a quella che ha definito una ”emergenza umanitaria” spiegando di voler andare di persona domani sull’isola per dare un segno di massima attenzione e illustrare le molte misure e gli interventi compensativi ipotizzati nel vertice di questa sera per l’isola che comunque verrà sgomberata dagli immigrati. Per il presidente del Consiglio quello che è stato un ”disagio può trasformarsi per gli abitanti di Lampedusa in una grande opportunità”.