Berlusconi: “Lavitola candidato? Non sapevo”. Scarica sul maggiordomo

Pubblicato il 22 Ottobre 2011 - 14:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Non sapeva nulla a detta sua di incarichi possibili o aspirazioni in politica di Valter Lavitola, così Silvio Berlusconi nel nuovo libro di Bruno Vespa dice: «Non sono mai stato a conoscenza di niente di tutto questo. Tenga conto che nemmeno la sua candidatura alle elezioni europee del 2004 passò attraverso di me».

Vespa poi gli chiede «Ma le pare ammissibile usare un cellulare panamense per parlare con Lavitola?» «Non ho usato nessun cellulare panamense – risponde il premier -. Lavitola chiamava ripetutamente Alfredo (maggiordomo di Palazzo Grazioli), che aveva da me avuto la raccomandazione di non passarmi alcuna telefonata. Lavitola pensò che io non mi fidassi dei normali telefoni, e allora disse ad Alfredo che gli avrebbe fatto avere dei telefoni sicuri. Alfredo me ne parlò, ma io rifiutai l’offerta e commentai che quelli erano sistemi da criminalità organizzata. Una sera Alfredo si affacciò alla porta del mio studio con un cellulare in mano. “Dottore, mi disse, Lavitola ha chiamato almeno venti volte, vuole rispondergli almeno una volta?”. Ci parlai, ma con il convincimento che il cellulare fosse quello di Alfredo…».

Su Gianpaolo Tarantini Berlusconi: «La cosa sgradevole è che l’opinione pubblica abbia avuto l’impressione che Tarantini invitasse a casa sua alcune ospiti per essere ricambiato con favori presso enti e istituzioni pubbliche, come Finmeccanica e la Protezione civile». «Non ho reso un solo favore di questo tipo a Tarantini . Non l’ho assolutamente presentato e messo in contatto con persone di Finmeccanica. Un giorno lo sentii al telefono mentre ero a fianco di Guido Bertolaso, glielo passai per un saluto. Ma nemmeno dalla Protezione civile Tarantini ebbe alcunché».