Berlusconi risorge nelle urne? No: i due Matteo gli hanno prosciugato i voti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Marzo 2015 - 10:51 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi Lazzaro? No: i due Matteo gli hanno prosciugato Forza Italia. I dati

Berlusconi Lazzaro? No: i due Matteo gli hanno prosciugato Forza Italia. I dati

ROMA – Berlusconi risorge nelle urne? No: i due Matteo gli hanno prosciugato i voti. Dopo l’assoluzione definitiva sul caso Ruby, un Berlusconi tonificato che addirittura ringrazia i giudici può tornare al centro della scena politica, risorgerà nelle urne per riprendersi i voti che dal 2013 sono praticamente dimezzati?

“Tornerò in campo per vincere”, ha dichiarato l’aspirante Lazzaro (come lo ha chiamato Roberto D’Alimonte, editorialista del Sole 24 Ore) con i suoi parlamentari alla festa post sentenza: per altri miracoli non è attrezzato, non ci riuscirà, è il verdetto invece dell’analisi sugli ultimi sondaggi e sulle tendenze di fondo degli orientamenti elettorali.

I dati raccolti dall’Osservatorio Politico di D’Alimonte fanno rilevare come i due Matteo (Renzi e Salvini) abbiano praticamente prosciugato il bacino di voti di Forza Italia. Uno, Renzi gli sottrae i voti dei moderati, l’altro, Salvini (con Grillo), quelli degli anti-euro. Tanto che, nonostante il clima di festa e scampato pericolo, il capogruppo di Forza Italia Paolo Romani è stato sentito rammentare al suo presidente: “Nel suo portafogli c’è una partecipata al 100% che fattura il 15% di consensi su base nazionale. Speriamo se ne voglia occupare”.

I dati parlano chiaro. La media dei sondaggi delle ultime due settimane stima il Pd al 38,1%, il M5s al 18,1, Lega Nord al 14,5, Forza Italia al 12,9. Nel sondaggio Demos del marzo 2015, commentato da Ilvo Diamanti su Repubblica di domenica, in Veneto – non in Toscana – giudicano positivamente Renzi il 53 % degli elettori contro il 41% Salvini e il 20% Berlusconi. In questa regione, da sempre roccaforte del centrodestra, i giudizi positivi per Renzi sono addirittura più alti che a livello nazionale.

Nel sondaggio Cise-Sole 24 Ore del novembre 2014 è stato chiesto agli intervistati di indicare su una scala da 0 a 10 la probabilità di votare in un futuro indeterminato per vari partiti. Si tratta di un indice che stima l’appetibilità dei partiti come possibili alternative di voto e quindi il loro bacino potenziale. Solo il 21 % si è dichiarato propenso a votare Forza Italia contro il 36% per il Pd, il 24% per la Lega Nord e il 20 % per Grillo. Dunque, il bacino della Lega è più ampio di quello di Forza Italia. Ma c’è di più. Tra i potenziali elettori di Forza Italia il 36% prende in considerazione l’idea di votare Pd e il 53% Lega Nord. Dunque, l’emorragia di voti da Forza Italia verso Pd e Lega potrebbe non essere finita. Sono dati impietosi. La sentenza della Cassazione non li cambierà. Ci vuole ben altro. (Roberto D’Alimonte, Sole 24 Ore)