Berlusconi alla Lega: rigare dritto o cadono tutti i governi del Nord

Pubblicato il 18 Febbraio 2013 - 14:50| Aggiornato il 12 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO –  La minaccia è la stessa con cui Silvio Berlusconi, qualche settimana fa aveva ricondotto Roberto Maroni al mite consiglio di allearsi: insieme alle elezioni oppure addio al governo in Regioni come Piemonte e Veneto e in diverse centinaia di comuni più o meno grandi del Nord.

Ora Silvio Berlusconi quella minaccia la ripete e la estende davanti agli industriali di Monza. La ripete come a sottolineare che quello tra Pdl e Lega non è solo accordo elettorale, ma politico. E che se il Carroccio non “riga dritto” a cadere saranno prima di tutto i governi locali.  “La Lega ha fatto la scelta di insediarsi nel Nord – ha detto Berlusconi parlando in un incontro con la Confindustria di Monza –  gli abbiamo dato la possibilità di avere anche la Lombardia, dopo Piemonte e Veneto, però possiamo sempre far cadere la giunta delle tre regioni se ci fanno difficoltà al governo. Quindi credo che avremo mano libera”. 

Per il resto l’intervento di Berlusconi scivola secondo i toni “ordinari” di questa campagna elettorale tra bordate a Beppe Grillo (” l’80% lo va ad ascoltare solo per divertirsi o per pura curiosità” e ad Angela  Merkel (“una donna intelligente, ma nata nella Germania dell’Est. Si è costruita come un burocrate della Germania dell’Est che è un’economia centralizzata”).