Berlusconi: “I magistrati mi vogliono politicamente morto”

Pubblicato il 9 Maggio 2013 - 19:05 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi (Foto Lapresse)

ROMA – I magistrati “mi vogliono politicamente morto”. Lo dice Silvio Berlusconi, all’indomani della seconda sentenza di condanna per il processo Mediaset. ”Ci troviamo in un momento storico difficile, dove la coesione deve essere nazionale e deve prevalere sulla demonizzazione dell’avversario. Chi non ha capito che la via delle riforme è l’unica strada per portare l’Italia in sicurezza sono i magistrati politicizzati, accecati da un odio pregiudiziale che mi vorrebbero interdetto e politicamente morto. Noi resisteremo per deludere le loro aspettative e fare il bene del nostro Paese”.

”Non saremo noi a mettere in crisi questo governo. Queste sentenze arrivano in un momento cruciale, mentre cerchiamo di tirare fuori l’Italia dalle difficoltà con una collaborazione non facile con il Pd. Una collaborazione – prosegue il Cavaliere – che pochi pensavano fosse possibile realizzare, un tentativo storico di portata superiore a quella del governo Andreotti. Andremo avanti su quella strada per poter realizzare le riforme per rendere l’Italia un Paese pienamente governabile”.