Berlusconi: mai pagato donne e regalo soldi. Tu giudice invidioso

Pubblicato il 4 Marzo 2013 - 20:57| Aggiornato il 29 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Io, Berlusconi, non ho mai pagato le donne per fare sesso e posso permettermi di aiutare chi voglio. Tu, giudice, non puoi né l’una né l’altra cosa, e sei invidioso. Si può sintetizzare così quello che Berlusconi ha scritto in una nota come risposta alla requisitoria del pm milanese Antonio Sangermano che rappresenta l’accusa nel processo Ruby. Ovvero il processo in cui Berlusconi è accusato di concussione e prostituzione minorile.

”Ho letto un po’ stupito e un po’ divertito i resoconti della requisitoria del Pubblico Ministero, titolare certo di una fantasia – come dire – ‘fantasiosa’ nella ricostruzione delle famigerate cene a casa mia”, ha scritto Berlusconi in una nota. ”Per quanto mi riguarda – aggiunge – ho avuto la duplice fortuna (e forse il merito) di non aver mai dovuto remunerare una signorina o una signora per avere rapporti intimi e sono sempre stato in grado di dare una risposta positiva a chi mi si rivolgesse chiedendomi un aiuto”.

”Il Pubblico Ministero, probabilmente – conclude Berlusconi – non ha avuto nessuna di queste due ‘fortune’ e si regola come se io fossi lui. Evviva!”.