Berlusconi a Mattino Cinque: “Maggioranza solida, legge elettorale intoccabile. Presto un nuovo ministro dello Sviluppo”

Pubblicato il 13 Settembre 2010 - 09:19 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Governo solido e avanti fino a fine mandato, processo breve e legge elettorale che non si tocca: inizia di buon mattino e la giornata del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Intervenendo telefonicamente alla trasmissione Mattino Cinque in onda sulla prime delle reti Mediaset il premier ha ribadito quanto già affermato domenica 12 settembre ad Atreju:  ”La maggioranza resterà quella che gli italiani hanno votato”.

Berlusconi si è poi detto  ”assolutamente tranquillo” e ha aggiunto che ”con Bossi c’è rapporto solido e amicizia personale vera, basata sulla lealta’ reciproca”. ”La situazione è sotto controllo e in Parlamento ci sono le condizioni per andare avanti fino al 2013” ha aggiunto il premier secondo cui è categoricamente escluso  ”che si debba andare a votare” anticipatamente.

”Gli italiani – ha sottolineato – vogliono che andiamo avanti e che continuiamo a fare le riforme”. Riforme che saranno portate avanti anche con l’apporto dei finiani. Loro, ha osservato Berlusconi, ”hanno dichiarato a più riprese di volere essere leali con gli italiani e rispettare il programma, e su questo punto sono assolutamente sicuro”.

Il premier ha poi parlato del processo breve spiegando che non rientra tra  i 5 punti su cui il governo chiederà la fiducia in Parlamento. Berlusconi ha spiegato che è stato escluso ”non perche’ non serva, perché rendere ragionevole la durata dei processi è necessario” ma perché ”quando ci sono di mezzo io, la sinistra sostiene che sia una legge ad personam che potrebbe incidere anche su altri processi e per questo ho pregato i miei parlamentari di non includere questo provvedimenti nei cinque punti”.

Nessun cambiamento in vista, invece, per quanto riguarda la legge elettorale. Secondo Berlusconi un’eventuale modifica del Porcellum  ”non è prevista perché proprio questa legge ha tolto il Paese dalla ingovernabilità”.

Per avere il nuovo ministro dello Sviluppo Economico, ha poi aggiunto il premier,  è questione ”di poco tempo”.  Berlusconi ha comunque  rivendicato l’attività svolta in questi mesi alla guida dello sviluppo economico che conta ”oltre 300 decisioni tra cui la legge Berlusconi sulla liberta’ di impresa che è la vera rivoluzione liberale”