Berlusconi, messaggio su Facebook: “Al via alla stagione delle riforme”

Pubblicato il 1 Aprile 2010 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

La giornata post elettorale di Silvio Berlusconi inizia con una visita al Quirinale per parlare con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Poi il presidente del Consiglio va su Facebook, il social network più in voga del momento, per ringraziare gli elettori e aprire un canale di comunicazione “per essere in sintonia col popolo”.

“Adesso inizia un periodo di tregua elettorale e dovremo avviare stagione delle grandi riforme: la riforma dello Stato, una grande e profonda riforma della Giustizia, una grande riforma con l’ammodernamento del fisco”, afferma il presidente del Consiglio in una telefonata registrata sulla pagina web di Facebook de ‘Il Giornale’. Quanto alle riforme “sono convinto che quando si interviene su temi così importanti sia fondamentale ascoltare i suggerimenti dei cittadini per formulare delle scelte in sintonia con il sentire del nostro popolo. Per ottenere questi risultati utilizzeremo Internet e naturalmente anche Facebook”.

E’ la prima volta che il premier affida un suo messaggio al social network Facebook.

“Veniamo da una difficile campagna elettorale. Molti di voi si sono schierati con noi nel nome dei nostri stessi valori: libertà e democrazia. Lo state facendo anche su Facebook difendendo le vostre posizioni, i successi del nostro buon governo, i nostri programmi, i nostri candidati. Di tutto questo vi ringrazio di cuore, uno per uno”, prosegue Berlusconi su Facebook. “E’ con grande piacere che saluto le amiche e gli amici de ‘Il Giornale’ – afferma il premier – Facebook è una nuova occasione per conoscersi, è una piazza virtuale per presentare e difendere le proprie idee soprattutto quanto si accende il confronto politico”.

“Se abbiamo fatto una ottima campagna elettorale – aggiunge – se la positività e l’ottimismo hanno vinto sul pessimismo e sul catastrofismo della sinistra è anche grazie a voi”. “Insieme – conclude Berlusconi – dovremo costruire una grande rivoluzione liberale per rendere il nostro paese più moderno e più libero”.